L'ULTIMO SALUTO
OCCHIOBELLO Tre quarti d'ora prima dell'inizio del funerale,

Domenica 6 Ottobre 2019
L'ULTIMO SALUTO OCCHIOBELLO Tre quarti d'ora prima dell'inizio del funerale,
L'ULTIMO SALUTO
OCCHIOBELLO Tre quarti d'ora prima dell'inizio del funerale, la chiesa di Santa Maria Maddalena era già stipata di persone. Una chiesa che non ha saputo contenere tutta la folla accorsa per dare l'ultimo saluto a Giulio Nali, che si è così radunata nel piazzale esterno. Non solo genitori, parenti, amici, conoscenti ma anche i sindaci di Occhiobello, Salara e Melara e i colleghi dell'Iper Tosano, che per l'occasione ha chiuso le saracinesche del proprio punto vendita in zona Diamantina, nel nord del Ferrarese. Tutti uniti nel dare l'ultimo abbraccio ad un ragazzo a cui tutti volevano bene, e che è volato in cielo troppo presto.
«Questo immenso dolore per la perdita di Giulio sia da monito ai nostri giovani, perché a chi resta in vita solo la fede è in grado di alleviare lo strazio della perdita di un figlio, di un compagno, di un amico», ha detto il sacerdote accompagnando il feretro all'uscita. Un feretro che era arrivato attorno alle 15.30 sommerso da un lungo applauso da parte dei presenti alla cerimonia. Non da tutti, però: c'è chi non ci riesce, e piange. Il dolore è troppo forte.
COMPAGNI DI CALCIO
Tra di loro anche i compagni di calcio dell'AC Umbertiana, che giovedì sera avevano voluto ricordare il 28enne scomparso nel tragico schianto di Vigarano Mainarda prima del fischio d'inizio del campionato amatori Uisp di Rovigo. Un lungo striscione commemorativo con un semplice Ciao Giulio, per sempre con noi, oltre ad un collage di foto che sono state esposte al funerale. Anche i ragazzi dell'ASD Calcio a 5 Occhiobello erano presenti alle esequie, dopo aver annunciato un'altra iniziativa per tenere viva la memoria dello sfortunato ragazzo: quella di ritirare la maglia numero 8, indossata da Giulio negli ultimi tre anni e con la quale aveva segnato caterve di gol.
«Abbiamo fatto questa scelta di comune accordo - conferma Mario Bolognini, allenatore della squadra - Era lui che coinvolgeva maggiormente i compagni e quest'anno aveva contattato altri due suoi amici per tesserarli con noi e farli partecipare al campionato. La maglia con il numero 8, la sua maglia, verrà consegnata alla famiglia di Giulio con tutte le nostre firme». Uno sport, il calcio, del quale Giulio era innamorato, così come la gran parte dei ragazzi della sua generazione: non a caso vicino all'altare è stata posizionata una grande foto che lo ritrae sorridente mentre stringe tra le mani un minuscolo pallone da calcio. Oltre ai compagni di Fiesso e Occhiobello erano presenti anche alcuni rappresentanti della società Barco, a due passi dalla vicina Pontelagoscuro. Mamma e papà hanno seguito la cerimonia in prima fila, lacerati dal dolore. La fidanzata Benedetta accarezzava le foto del suo Giulio mentre le lacrime non accennavano a fermarsi lungo il suo viso: anche lei lavora all'Iper Tosano. Una ferita enorme. Un dolore immenso. Che si ripeterà sicuramente anche martedì pomeriggio, alle 15, quando sarà la volta delle esequie di Manuel Signorini e Miriam Berselli, gli altri due ragazzi che hanno perso la vita nel tragico schianto di Vigarano Mainarda. E viene proprio da pensare alla frase del nonno di Miriam, pronunciata tra le lacrime subito dopo l'incidente, dsavanti a quel platano maledetto: «Erano ragazzi, avevano la vita in mano». Ma a volte basta davvero un attimo perché quella vita voli via e porti con sé tre giovani anime.
Jacopo Cavallini
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