L'isola ecologica di via Lavaredo, una storia infinita

Martedì 3 Dicembre 2019
L'isola ecologica di via Lavaredo, una storia infinita
RIFIUTI
ROVIGO «Queste sono le condizioni in cui si trovano i bidoni: straboccanti di immondizia e inaccessibili se piove». La situazione dei cassonetti in via Cime di Lavaredo, poco dopo l'incrocio con via Marmolada, era stata segnalata il 13 settembre da un utente all'Ufficio comunale per le relazioni con il pubblico. E da lì la lamentela aveva trovato subito inoltro a Ecoambiente per procedere alla raccolta e per un intervento di manutenzione stradale, visto l'avvallamento che ostacolava l'accesso ai contenitori. La segnalazione si era ripetuta il 2 ottobre allo stesso ufficio comunale e al gestore dei servizi ambientali, in previsione delle piogge che avrebbero potuto peggiore la situazione trasformando l'avvallamento in una pozza di fango. Era seguita la replica dell'Urp per coinvolgere l'ufficio Ambiente del Comune, in modo da valutare insieme a Ecoambiente soluzioni alternative e più decorose di gestione dei rifiuti nella zona indicata, ed eventualmente il settore dei Lavori pubblici per la sistemazione stradale. La presa in carico della segnalazione dell'utente era stata confermata cinque giorni dopo, con l'annuncio che la sezione Ambiente ed Ecologia del Comune aveva avviato il confronto con il gestore della raccolta rifiuti, per possibili rimodulazioni del servizio nella zona oggetto di segnalazione, mentre l'utente lamentava nella stessa giornata, il 7 ottobre, una situazione con «bidoni strabordanti già da lunedì mattina e fango che rendevano tutto inaccessibile».
PIÙ PAROLE CHE FATTI
Era stata quasi immediata la risposta di Ecoambiente, per dire che era previsto la stessa settimana un sopralluogo con i vigili urbani per definire il posizionamento delle nuove isole ecologiche e che una volta concordati i nuovi punti, avrebbe inviato agli uffici comunali il progetto per l'approvazione. Da allora passa un mese e segue una nuova lamentela dell'utente: era il 7 novembre e come sollecito al gestore del servizio rifiuti, la sezione Ambiente del Comune precisava che il regolamento comunale prevede che sia il gestore a definire il posizionamento delle isole ecologiche, in accordo e coordinamento con il comando di Polizia municipale e secondo le disposizioni in materia di Edilizia, Urbanistica e Codice della strada. Quindi, basta il benestare del comando e non serve una formale approvazione degli uffici comunali. Dal 7 novembre, tuttavia, la soluzione non è arrivata e l'utente interviene così presso gli uffici già contattati: «La soluzione è togliere definitivamente l'area di scarico, prima spostata in via Marmolada poi rimossa completamente?», ricostruendo così il caso.
N.Ast.
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