L'INTERMODALITÀ
ROVIGO Trasportare merce in un percorso di 200 chilometri

Domenica 8 Dicembre 2019
L'INTERMODALITÀ
ROVIGO Trasportare merce in un percorso di 200 chilometri costa due centesimi di euro per tonnellata sulle vie navigabili interne, 16 centesimi su rotaia e 14 centesimi con i veicoli su strada. La convenienza dei trasporti lungo le vie navigabili è evidente nei numeri. Ma ci sono altre cifre: nonostante gli investimenti fatti, questa modalità di trasporto resta la meno utilizzata in Italia, dove il trasporto per vie navigabili «è appena lo 0,1% delle merci misurate in tonnellate per chilometro» ricorda il presidente dell'Interporto di Rovigo Vitaliano Bressanin. Nei Paesi Bassi si arriva al 43%, in Germania al 14,5% e la media europea è il 5,2% del trasporto interno locale. Il Polesine è al centro della più importante idrovia italiana, la Fissero-Tartaro-Canalbianco-Po di Levante e in prospettiva anche della politica dei trasporti dell'Unione europea, che per le distanze superiori a 300 chilometri punta a trasferire entro il 2030 il 30% delle operazioni di trasporto su strada alle ferrovie e alle vie navigabili, e più del 50% entro il 2050. L'idrovia da Mantova a Chioggia misura 135 km, e alle merci movimentate nel porto di Mantova e nell'interporto di Rovigo può far raggiungere il mare, dopo aver toccato le banchine di Ostiglia, Torretta e Canda.
Nel 2017 le tonnellate di merci trasportate sull'idrovia erano state circa 200 mila (+21% rispetto al 2012) ed equivalgono a 50 mila camion tolti dalla strada: «Una chiatta con 1.800 tonnellate di portata - prosegue Bressanin - vale 70 vagoni ferroviari e 60 camion», e mostra così che anche questo è un percorso per evitare all'Italia le sanzioni della Corte di giustizia europea in materia di inquinamento dell'aria. «La valenza del trasporto fluviale è sia economica che ambientale, e l'interporto di Rovigo è in posizione strategica»: Bressanin lo ribadisce come un invito alle imprese a puntare sul territorio polesano, visto che all'interporto rodigino restano liberi 1,3 milioni di metri quadrati di superficie su cui investire. «Occorrono incentivi alle aziende - prosegue il presidente dell'Interporto - non solo per sfruttare il maggiore tonnellaggio, ma anche per mettere le imprese nelle condizioni di avere aree più vicine per l'assemblaggio delle merci. Per anni è mancata una strategia che avrebbe permesso di sfruttare meglio ciò che abbiamo: il Canalbianco è navigabile 365 giorni l'anno e oggi la tecnologia ci aiuta a superare gli impedimenti rappresentati dall'altezza libera minima necessaria sotto i ponti». Rispetto ai dati del 2017, cinque anni prima sull'idrovia Venezia-Mantova erano state trasportate 164.882 tonnellate di merce per un valore complessivo di 142,9 milioni di euro, e s'erano contati 15.113 natanti da diporto e 3.262 passeggeri.
N.Ast.
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