L'ex pm Nalin a giudizio a Bari per le molestie alla studentessa

Venerdì 18 Settembre 2020
L'ex pm Nalin a giudizio a Bari per le molestie alla studentessa
SCANDALO SEXY-TOGHE
ROVIGO L'ex pm di Rovigo Davide Nalin sarà di nuovo in aula, nel Tribunale di Bari, il prossimo 3 dicembre, ma dovrà sedersi sul banco degli imputati. Questa la decisione arrivata ieri dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale del capoluogo pugliese Annachiara Mastrorilli, che ha rinviato a giudizio il 40enne magistrato padovano insieme a Francesco Bellomo, l'ex consigliere di Stato e direttore della Scuola di formazione giuridica e di preparazione ai concorsi in magistratura Diritto e Scienza, che aveva come metodo per l'assegnazione delle borse di studio la sottoscrizione di una sorta di contratto, con specifiche richieste di abbigliamento, come l'indossare minigonne e tacchi alti, oltre test stravaganti come quelli sulla gestione dell'emotività, che si sarebbero articolati in prove di velocità a bordo di una Ferrari o in passeggiate in zone malfamate, ma, soprattutto, dirette interferenze nella vita intima e personale, con il controllo dei social, giudizi e indicazioni sui partner personali ed il divieto di matrimonio.
SEZIONE DISCIPLINARE
Il tutto, a meno di una settimana dalla sentenza della sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura, che aveva deciso nei confronti di Nalin la sospensione dalle funzioni per due anni, già scontata come misura cautelare, e il trasferimento a Bologna con funzioni di giudice. Questo giudizio di natura disciplinare è arrivato perché è stata riconosciuta fondata l'incolpazione formulata nei confronti dell'ex pm di Rovigo di aver contravvenuto al divieto per i magistrati di apportare un contributo alle scuole che organizzano corsi di formazione per il concorso di magistratura, ricoprendo un ruolo nella scuola di Bellomo, ma non l'altra accusa, per la quale è stato assolto, di aver speso la sua autorevolezza di magistrato nell'attività di selezione delle borsiste.
INCHIESTA A BARI
Sempre queste vicende erano oggetto del procedimento penale avviato dalla Procura di Bari. In particolare, Bellomo dovrà rispondere nel processo che prenderà le mosse a dicembre dalle accuse di atti persecutori nei confronti di due ex borsiste e violenza privata su altre due. Nalin, invece, di atti persecutori nei confronti di una sola delle ex borsiste, in concorso con Bellomo.
ACCUSA DI STALKING
Il giudice Mastrorilli ha infatti riqualificato in stalking l'imputazione di maltrattamenti originariamente contestata a Bellomo e Nalin, mentre ha dichiarato prescritta, dopo la riqualificazione da estorsione in violenza privata, l'altra accusa nei confronti di Bellomo, per il quale è stata disposta la fine della misura cautelare degli arresti domiciliari cui era sottoposto, perché avrebbe costretto nell'ottobre 2011 un'altra ex corsista a lasciare il lavoro in una emittente locale. Sono state invece stralciate e inviate per competenza alla Procura di Roma le ulteriori due imputazioni formulate contro Bellomo, di calunnia e minaccia nei confronti dell'attuale presidente del Consiglio Giuseppe Conte e di Concetta Plantamura, rispettivamente ex presidente ed ex componente della commissione disciplinare chiamata a pronunciarsi sull'allora giudice del Consiglio di Stato nel 2017.
PROCESSO A PIACENZA
Nell'ambito delle stesse vicende è al momento in corso anche un giudizio con rito abbreviato a Piacenza, dove Nalin, insieme a Bellomo, è accusato di maltrattamenti in concorso e lesioni nei confronti di un'ex borsista, con la Procura di Piacenza che ha chiesto per lui una condanna a 1 anno e 4 mesi.
Francesco Campi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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