L'ESTATE IN CITTÀ
ROVIGO Verso l'estate con un mare... di attività: FuoriFabbrica ha mostrato ieri a Rovigo come la città possa vivere il Censer. È stata una festa di arte, culture e incontri, l'iniziativa dall'alba al tramonto che la Fabbrica dello Zucchero ha ideato e coordinato in collaborazione con associazioni cittadine. Gratuita la partecipazione a tutte le attività, iniziate alle 7 con una lezione collettiva di Tai Chi, seguita da una lezione di yoga. Le varie iniziative, tra memorie del territorio, laboratori artistici, giochi per bambini e aule all'aperto per conoscere le lingue, suonare l'ukulele con gli Ukulele lovers oppure le percussioni con Alessandro Alfonsi, e ancora per giocare ai cantastorie con Camilla Ferrari, si sono succedute durante la giornata tra Area esterna, cortile interno, Sala prove e le Aree gioco e verde.
ENTE FESTIVAL
La Fabbrica dello Zucchero è il progetto ideato dall'Ente Rovigo Festival e dall'Associazione Balletto città di Rovigo per promuovere il Centro Servizi Rovigofiere come polo culturale, e ha trovato il contributo della Regione tramite i bandi Por Fesr. «La festa FuoriFabbrica - ha spiegato il direttore artistico Claudio Ronda - è un'iniziativa per allargarci il più possibile alla città e al territorio. Il Censer è vicino al centro: con la pista ciclabile bastano 10 minuti per arrivarci. È un luogo che vorremmo fosse vissuto da tutti. Vorremmo avvicinare le persone alle esperienze culturali. Vorremmo sensibilizzare a partecipare, e coinvolgere le minoranze che finora sono rimaste escluse, per contribuire a rendere Rovigo una città più fluida». Per pensare al Censer, dunque, come luogo urbano dove far crescere una nuova personalità della città.
Cosa sia possibile fare al Censer l'hanno detto ieri le attività coordinate con FuoriFabbrica e lo diranno gli spettacoli e gli eventi previsti nei prossimi mesi, a cominciare dal Deltablues in luglio e dal Festival Tensioni, che in settembre sarà l'evento d'apertura di una ricca programmazione autunnale.
IL TEMA DEL VIAGGIO
Ciò che è già possibile fare s'è visto con FuoriFabbrica. Gli eventi nel cortile interno, ad esempio, hanno sviluppato il tema Siamo tutti viaggiatori; ne hanno parlato il Fai Giovani, i racconti di immigrati che hanno raggiunto Rovigo, come l'artista Maryam Amir Farshi dall'Iran, il medico nigeriano Ezekiel Origbe, conosciuto in Polesine per la militanza negli African brothers, il gruppo multietnico di percussioni africane miste a ritmi brasiliani, e insieme a loro si sono ascoltate le storie del Polesine terra dei grandi fiumi raccontate da Danilo Trombin, i cammini dei pellegrini attraverso l'esperienza di Anna Padoan, e ancora la musica dell'Andalusia grazie alle parole del chitarrista Osvaldo Rogato. L'Area gioco ha accolto il laboratorio Musica da s-bullo di Ametiste, il gazebo di Emergency, che ha anche presentato il libro Il mio nome non è rifugiato, mentre la Fiondina ha illustrato e animato racconti di coraggio attraverso le storie del gatto Rossini. In Sala prove, oltre allo yoga, s'è praticato il Gyrokinesis, il metodo d'allenamento che rinforza la colonna vertebrale e dà una corretta postura. E c'erano anche 100 sedie a sdraio messe a disposizione dal Gruppo Bagni Ferro, per prendere il sole e gustarsi a fine evento, sulle note del dj set Boogaloo, un aperitivo biologico.
Nicola Astolfi
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Verso l'estate con un mare... di attività: FuoriFabbrica ha mostrato ieri a Rovigo come la città possa vivere il Censer. È stata una festa di arte, culture e incontri, l'iniziativa dall'alba al tramonto che la Fabbrica dello Zucchero ha ideato e coordinato in collaborazione con associazioni cittadine. Gratuita la partecipazione a tutte le attività, iniziate alle 7 con una lezione collettiva di Tai Chi, seguita da una lezione di yoga. Le varie iniziative, tra memorie del territorio, laboratori artistici, giochi per bambini e aule all'aperto per conoscere le lingue, suonare l'ukulele con gli Ukulele lovers oppure le percussioni con Alessandro Alfonsi, e ancora per giocare ai cantastorie con Camilla Ferrari, si sono succedute durante la giornata tra Area esterna, cortile interno, Sala prove e le Aree gioco e verde.
ENTE FESTIVAL
La Fabbrica dello Zucchero è il progetto ideato dall'Ente Rovigo Festival e dall'Associazione Balletto città di Rovigo per promuovere il Centro Servizi Rovigofiere come polo culturale, e ha trovato il contributo della Regione tramite i bandi Por Fesr. «La festa FuoriFabbrica - ha spiegato il direttore artistico Claudio Ronda - è un'iniziativa per allargarci il più possibile alla città e al territorio. Il Censer è vicino al centro: con la pista ciclabile bastano 10 minuti per arrivarci. È un luogo che vorremmo fosse vissuto da tutti. Vorremmo avvicinare le persone alle esperienze culturali. Vorremmo sensibilizzare a partecipare, e coinvolgere le minoranze che finora sono rimaste escluse, per contribuire a rendere Rovigo una città più fluida». Per pensare al Censer, dunque, come luogo urbano dove far crescere una nuova personalità della città.
Cosa sia possibile fare al Censer l'hanno detto ieri le attività coordinate con FuoriFabbrica e lo diranno gli spettacoli e gli eventi previsti nei prossimi mesi, a cominciare dal Deltablues in luglio e dal Festival Tensioni, che in settembre sarà l'evento d'apertura di una ricca programmazione autunnale.
IL TEMA DEL VIAGGIO
Ciò che è già possibile fare s'è visto con FuoriFabbrica. Gli eventi nel cortile interno, ad esempio, hanno sviluppato il tema Siamo tutti viaggiatori; ne hanno parlato il Fai Giovani, i racconti di immigrati che hanno raggiunto Rovigo, come l'artista Maryam Amir Farshi dall'Iran, il medico nigeriano Ezekiel Origbe, conosciuto in Polesine per la militanza negli African brothers, il gruppo multietnico di percussioni africane miste a ritmi brasiliani, e insieme a loro si sono ascoltate le storie del Polesine terra dei grandi fiumi raccontate da Danilo Trombin, i cammini dei pellegrini attraverso l'esperienza di Anna Padoan, e ancora la musica dell'Andalusia grazie alle parole del chitarrista Osvaldo Rogato. L'Area gioco ha accolto il laboratorio Musica da s-bullo di Ametiste, il gazebo di Emergency, che ha anche presentato il libro Il mio nome non è rifugiato, mentre la Fiondina ha illustrato e animato racconti di coraggio attraverso le storie del gatto Rossini. In Sala prove, oltre allo yoga, s'è praticato il Gyrokinesis, il metodo d'allenamento che rinforza la colonna vertebrale e dà una corretta postura. E c'erano anche 100 sedie a sdraio messe a disposizione dal Gruppo Bagni Ferro, per prendere il sole e gustarsi a fine evento, sulle note del dj set Boogaloo, un aperitivo biologico.
Nicola Astolfi
