L'EPIDEMIA
ROVIGO L'onda lunga del virus si sta abbattendo anche sul Polesine.

Sabato 31 Ottobre 2020
L'EPIDEMIA ROVIGO L'onda lunga del virus si sta abbattendo anche sul Polesine.
L'EPIDEMIA
ROVIGO L'onda lunga del virus si sta abbattendo anche sul Polesine. Sono 119 i nuovi casi di contagio che sono stati accertati ieri. Un numero mai visto prima, che arriva al termine di una settimana che da lunedì a venerdì, in appena cinque giorni, ha visto i positivi crescere di quasi 300 casi. I ricoverati, invece, salgono da 47 a 53: 34 in Area Medica Covid e 8, uno in più, in Terapia Intensiva Covid all'ospedale di Trecenta, mentre sono 8 in Malattie Infettive, uno in Terapia intensiva e le due neomamme in Ostetricia e Ginecologia all'ospedale di Rovigo.
IN ISOLAMENTO
Le persone in isolamento domiciliare sono 1.212, praticamente lo 0,5% della popolazione polesana, mentre quelle attualmente positive in provincia sono 622. Per avere un'idea, il 18 maggio, giorno di fine lockdown, in Polesine l'epidemia aveva fino a quel punto raggiunto la quota complessiva di 446 contagi. Da febbraio. Alla data del 9 marzo, invece, giorno di inizio del lockdown, in Polesine i contagi totali erano stati 7 e i ricoverati erano 5. Certo, le differenze ci sono e sono profonde. Allora i tamponi venivano fatti col contagocce e solo alle persone con sintomatologia pesante, tanto che, sempre al 9 marzo, i tamponi totali erano stati appena 80. Oggi questo numero di tamponi viene fatto mediamente in un paio d'ore. Dalle 17 di giovedì alle 17 di ieri, per la precisione, i tamponi eseguiti in Polesine sono stato oltre 2mila, 1.165 tamponi molecolari tradizionali e 837 tamponi rapidi antigenici. E così vengono scoperti anche gli asintomatici, che prima rimanevano pericolosamente invisibili.
TRACCIAMENTO DI CONTATTI
«I numeri di oggi non devono creare panico cerca di rassicurare il direttore generale dell'Ulss Antonio Compostella - circa 70 delle positività emerse sono contatti di persone positive che erano già state poste in isolamento. Il lavoro di ricostruzione e isolamento dei contatti, che sta svolgendo il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica al quale va il mio ringraziamento, è importantissimo in quanto permette di interrompere la catena del contagio in maniera preventiva. Tutti noi possiamo aiutare gli operatori della sanità a combattere la battaglia al virus rispettando alcune semplici regole: igienizzarsi le mani frequentemente, indossare la mascherina, mantenere la distanza di almeno un metro dalle altre persone ed evitare gli assembramenti». Le cifre sono comunque il segno di un dilagare che ormai sfugge al controllo, perché sono state comunque 24 le persone sintomatiche non tracciate, che si sono presentate per l'esecuzione del tampone, fra Covid Point e pronto soccorsi, poi risultate positive.
NUOVI FOCOLAI
Si allargano ulteriormente, poi, con i risultati delle nuove batterie di tamponi di screening, i contorni dei focolai già noti, con il riscontro di positività di altri ben 13 pazienti della casa di Cura La Residence di Ficarolo, in parte già emersi con i tamponi rapidi, arrivati in totale a 26 ai quali si aggiungono anche due operatori, e di un altro infermiere del reparto di Medicina dell'ospedale di Rovigo, con i contagiati totali che arrivano a 17, 3 infermieri, una tirocinante, 2 medici e 11 degenti. E ci sono anche due nuove positività emerse in altrettanti operatori del centro servizi anziani San Martino di Castelmassa.
GIOVANISSIMI COLPITI
Mai così numerosi anche i casi scoperti fra bambini e ragazzi in età scolare, ben 10. Di questi, tre erano già a casa da tempo perché contatti di casi positivi, quindi senza ripercussioni sulle rispettive scuole, una invece frequenta un istituto fuori provincia, mentre gli altri frequentano le scuole elementari Mattioli e Donatoni di Rovigo, le elementari a Trecenta, le medie a Grignano, le medie del Conservatorio Venezze a Rovigo, le medie a Santa Maria Maddalena e l'Alberghiero di Trecenta. A questi si aggiunge una maestra di una scuola elementare di Badia. Le due Usca, alle quali da oggi si affiancherà la terza appena nata, hanno corso da un capo all'altro della provincia per eseguire i tamponi a compagni e personale docente e non docente. Con gli esiti ancora in elaborazione.
F.Cam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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