L'EPIDEMIA
ROVIGO I nuovi intoppi sulla strada delle vaccinazioni tornano a materializzarsi

Venerdì 9 Aprile 2021
L'EPIDEMIA
ROVIGO I nuovi intoppi sulla strada delle vaccinazioni tornano a materializzarsi anche a Rovigo, perché oggi saranno riaperte le prenotazioni online, ma con numeri decisamente ridotti. Questo mentre i numeri dei contagi fanno registrare una leggera ripresa, anche se vengono quasi doppiati dalle guarigioni, ben 136 a fonte delle 72 nuove positività. Quattro dei nuovi casi, però, sono sempre riconducibili al focolaio della casa di riposo San Salvatore di Ficarolo dove ora risultano positivi 15 ospiti ed un operatore.
CAMPAGNA VACCINI
Intanto, va avanti la vaccinazione dei polesani nella fascia di età fra i 70 ed i 79 anni, che dovrebbe vederne vaccinati circa 9mila sui 27.337 totali entro il 13 aprile. Per i giorni successivi, da oggi tornerà possibile la prenotazione online degli appuntamenti, tuttavia le dosi a disposizione per l'esecuzione di nuove vaccinazioni nella seconda metà della prossima settimana potrebbero essere poco più di 2mila, pur utilizzando tutti i vaccini disponibili, al netto di quelli che servono per le seconde dosi. Sulla pagina dell'Ulss Polesana del portale vaccinicovid.regione.veneto.it, raggiungibile anche dalla pagina www.aulss5.veneto.it, dove si trovano anche tutte le informazioni relative alla campagna vaccinale, ieri compariva questo messaggio: «Si informa che attualmente sono state occupate le disponibilità fino alla data del 13 aprile. Domani, 9 aprile, saranno resi disponibili nuovi posti per un'ulteriore settimana compatibilmente alla disponibilità di vaccini».
DOSI AL RALLENTATORE
E la disponibilità dei vaccini non è un dettaglio, ma il problema principale con cui fare i conti. Per capire quanto siano risicate le poco più di 2mila dosi a disposizione per la vaccinazione degli over 70 nei giorni successivi al 13 aprile, basti pensare che mercoledì le somministrazioni di prime dosi, quasi tutte agli ultrasettantenni che si erano prenotati il primo aprile, sono state 1.852, mentre in tutto i vaccinati di giornata sono stati 2.178. Anche ieri i numeri sono stati analoghi, così come lo dovrebbero essere oggi, con l'ultima giornata di vaccinazione di ultrasettantenni e soggetti vulnerabili che si sono prenotati il primo di aprile. Domani sarà un giornata dedicata agli ultraottantenni che per varie ragioni ancora non erano stati chiamati o che non avevano potuto essere presenti al primo appuntamento, mentre da domenica a martedì saranno eseguiti, oltre alle seconde dosi, i circa 1200 vaccini che erano stati messi in prenotazione martedì scorso, una quota dei quali, con Pfizer e Moderna, riservata ai soggetti fragili.
I NUMERI
Mercoledì sera le somministrazioni totali sono arrivate a 63.474, delle quali 44.102 di prime dosi e 19.372 di seconde dosi. Ieri, intanto, è stata raggiunta la soglia delle 65mila somministrazioni totali e sfiorata quella dei 20mila vaccinati con doppia dose. Nella prima settimana di aprile sono state somministrate 11.415 dosi, con una media giornaliera di 1.630 inoculazioni. Un ritmo sostenuto, anche considerando che in mezzo ci sono state anche Pasqua e Pasquetta. La speranza, però, era di poter crescere ancora perché il potenziale dei nove centri vaccinali, oltre al supporto che arriva dalle prime medicine di gruppo e che potrebbe ulteriormente arrivare dai medici di famiglia, è ormai tale da permettere numeri ben maggiori. A patto di avere dosi da somministrare, appunto.
I CONTAGI
Per quanto riguarda l'andamento epidemico, se l'aumento del numero giornaliero di nuovi casi, 72, è più che controbilanciato dalle 136, così che il numero dei polesani attualmente positivi scende a 1.461, va sottolineato che il valore dell'incidenza, il rapporto fra positività emerse in rapporto ai tamponi eseguiti nell'ultima settimana, cala al 4,41%, segnale di una diminuzione della circolazione del virus. E a calare sono anche i ricoverati, che passano dai 98 di mercoledì ai 92 di ieri, con una flessione anche nei ricoverati in Terapia intensiva, ora 18, tutti al San Luca. E tornano sotto quota 60 anche i ricoverati nell'Area medica e semintensiva pneumologica al quarto piano dell'ospedale di Trecenta, 58. Degli altri ricoverati di area non critica, 8 sono in Area Medica Covid all'ospedale di Adria e altri 8 nel reparto di Malattie Infettive dell'ospedale di Rovigo.
Francesco Campi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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