L'EMERGENZA
ROVIGO È bastata una pioggia e alcune buche appena tappate si

Martedì 20 Marzo 2018
L'EMERGENZA
ROVIGO È bastata una pioggia e alcune buche appena tappate si sono subito riaperte. Non c'è pace per la drammatica situazione delle strade della città: le nuove asfaltature in molti punti, avrebbero infatti mostrato già i primi cedimenti. In questi giorni sono stati i cittadini stessi a segnalare increduli il ritorno delle voragini lungo le vie e le strade della città. Secondo le denunce dei cittadini, a cedere non sarebbero infatti state solo le buche tappate con il metodo tradizionale, ma anche quelle sistemate con l'innovativa tecnica agli infrarossi.
TECNICA A INFRAROSSI
Il consigliere comunale Antonio Rossini (Fare!) ha subito presentato un'interpellanza alla Giunta per chiedere provvedimenti urgenti sul fronte degli interventi su strade e marciapiedi. «Un considerevole numero di cittadini - spiega Rossini -, con documentazione fotografica alla mano e già a disposizione dei competenti uffici, continuano a segnalare situazioni di grave pericolo sulla viabilità comunale a causa del disastroso manto stradale, anche in conseguenza delle avverse condizioni meteorologiche che hanno pesantemente colpito l'area cittadina e le frazioni. Un esempio è via Bramante, vicino a Casa Serena. Qui le buche, le prime ad essere coperte, nonostante la tecnica ad infrarossi, sono infatti rispuntate». «Molte delle nuove buche segnalate dai cittadini come pericolose e ad elevato impatto - continua il consigliere - erano già state oggetto di lavori di manutenzione e di rattoppo con una nuova tecnologia denominata agli infrarossi, tecnologia che avrebbe dovuto garantire una durata minima della tenuta della copertura, con tanto di certificazione».
SPAZZANEVE SOTTO ACCUSA
Non solo. Rossini chiede venga fatta chiarezza anche sulla pulizia della strada effettuata, durante l'ultima nevicata, dalle macchine spazzaneve. «Considerato che molte nuove buche potrebbero essere state causate da una pulizia troppo aderente' delle strade, coperte dalla nevicata, con i mezzi muniti di pale e utilizzate come spazzaneve - sottolinea Rossini rivolgendosi alla Giunta - chiedo se si intenda far verificare se c'è stato o meno un corretto utilizzo dell'attrezzatura adoperata dalla ditta affidataria del servizio di sgombero della neve, in particolare se le pale utilizzate come spazzaneve siano omologate e idonee per l'uso stradale». L'assessore ai Lavori pubblici Antonio Saccardin, nei giorni scorsi, dopo un sopralluogo per le vie della città, aveva fatto sapere di essersi particolarmente allarmato visto le condizioni del manto stradale, in certi punti tempestato da dislivelli e buche, divenute, con l'ultima nevicata, delle vere e proprie voragini. Situazione segnalata anche dallo stesso sindaco Massimo Bergamin che, lungo viale Marconi, nei giorni scorsi, aveva contato ben 32 buche: una ogni due metri.
«Il viale che porta alla stazione andrebbe chiuso subito e completamente rifatto - ha dichiarato Bergamin - Non so se convenga coprire 32 buche con il rischio che si ripresentino o rifare completamente la strada». Secondo però l'assessore ai Lavori pubblici Saccardin i costi per rifare completamente le strade più martoriate della città sono troppo elevati. L'unica soluzione è dunque rappezzare' dove è possibile utilizzando la tecnica degli infrarossi.
Roberta Merlin
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