Influenza, pronti 18mila vaccini: si parte a metà ottobre

Venerdì 25 Settembre 2020
Influenza, pronti 18mila vaccini: si parte a metà ottobre
ANTINFLUENZALE
ROVIGO I vaccini sono arrivati. Non quelli per il Coronavirus, per i quali studi e sperimentazioni stanno andando avanti a spron battuto, bensì quelli classici, antinfluenzali, che proprio in tempi di Covid diventano ancora più importanti.
LA PROFILASSI
«Quest'anno aveva sottolineato nei giorni scorsi il direttore sanitario dell'Ulss Edgardo Contato - puntiamo ad estenderla il più possibile, anche perché in questo momento la sensibilità è elevata ed è un ottimo modo per andare ad incidere anche sulle diagnosi differenziali importantissime per evitare di confondere l'influenza con il Covid. Lo scorso anno, nonostante quello che ci siamo trovati ad affrontare, la campagna vaccinale è andata abbastanza bene e abbiamo raggiunto una copertura nell'ordine del 70% della popolazione a rischio».
IL VIA A OTTOBRE
La speranza era che la campagna vaccinale partisse con largo anticipo, fra fine settembre ed inizio ottobre. E, giorno più, giorno meno, ci siamo quasi: «È arrivata la prima tranche di vaccini antinfluenzali, da 18mila dosi ha spiegato ieri il direttore generale dell'Ulss Antonio Compostella In questo momento, con la richiesta drasticamente aumentata, la fornitura da parte delle ditte che hanno vinto le gare d'appalto è un po' più complessa. Nei prossimi giorni arriveranno gli altri tre lotti di dosi vaccinali».
LE PRECEDENZE
«La prima - spiega Compostella - la utilizzeremo per vaccinare ospiti e operatori della strutture residenziali extra ospedaliere, una platea di circa 4.600 persone; la rimanente la destineremo ai medici di medicina generale in vista dell'avvio della campagna, che avverrà in modo omogeneo in tutta la regione, nella prima decade di ottobre. Il vaccino è gratuito per le persone oltre i 60 anni e per tutte le categorie a rischio. Quest'anno anche per i bambini fino a 6 anni. Può essere eseguito dai medici di famiglia. Raccomando vivamente a chi rientra in queste categorie di eseguire il vaccino, come strumento preventivo in generale, ma anche per favorire un'eventuale diagnosi differenziale con il Covid».
AUMENTO DI DOSI
La fornitura complessiva ordinata già a giugno dalla Regione è stata pari a circa 1 milione e 307mila dosi, quasi il doppio rispetto al 2019 quando ne erano state 864.740 dosi e utilizzate 790.000. Per una spesa pari a 8,4 milioni. La quota Polesana, di oltre 80mila dosi, ha inciso circa per 440mila euro, ma già il 4 settembre il direttore della Farmacia degli ospedali di Rovigo e Trecenta Annalisa Ferrarese, in accordo con il responsabile della Unità Igiene Pubblica Margherita Bellè, hanno inviato i fabbisogni aggiornati dei vaccini antinfluenzali per la popolazione polesana, con una ulteriore richiesta di altre circa 8mila dosi, con un incremento della spesa di poco meno di 39mila euro. Quasi mezzo milione di euro, dunque, investito per prevenire l'influenza in Polesine.
F.Cam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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