Inchiesta sui treni cancellati o in ritardo

Domenica 15 Dicembre 2019
TRASPORTI
ROVIGO In coincidenza con la partenza dei nuovi orari ferroviari invernali, fissata proprio per oggi, si segnala già dal gruppo Facebook Utenti delle ferrovie Chioggia-Rovigo, Rovigo-Verona e Adria-Mestre, la criticità nella coincidenza tra l'arrivo a Rovigo del treno 6436 da Chioggia, previsto alle 6.45, e la partenza del Regionale Veloce 2223 verso Ferrara e Bologna alle 6.47.
TRENITALIA
Sul caso, il gruppo Facebook riporta la risposta ricevuta dal direttore regionale Trenitalia Veneto, Tiziano Baggio, con le scuse per una situazione che ci era sfuggita.
CORREZIONI IN ARRIVO
La replica all'utente è per quanto di competenza di Trenitalia: «Per il futuro dovremo raccordarci meglio con Sistemi Territoriali e le assicuro che lo faremo. Per questo abbiamo raggiunto un accordo con Sistemi Territoriali che ha chiesto a Rete Ferroviaria Italiana l'adeguamento di tutte le proprie tracce: purtroppo la modifica sarà attiva dal 23 o dal 30 dicembre. Nel frattempo ci faremo parte attiva con RFI per evitare la partenza del treno 2223 prima che siano i saliti i clienti provenienti dal treno 6436 se questo è in orario».
INCUBO RITARDI
C'è da confidare che sia in orario, dunque. Con il treno successivo da Chioggia, il regionale 6438 in arrivo a Rovigo alle 7.45, lavoratori e studenti pendolari avranno 13 minuti di margine per la coincidenza con il Regionale Veloce 2225, mentre il treno 6440 - secondo i nuovi orari in vigore da oggi - arriverà a Rovigo alle 8.45, cioè un minuto dopo la partenza prevista alle 8.44 del Regionale Veloce 2227. Al ritorno gli arrivi a Rovigo dei Regionali Veloci da Bologna 2240 e 2242 assicurano 14 minuti di margine per sfruttare la coincidenza verso Adria, Loreo, Rosolina e Chioggia delle 17.15 (corsa 6457) e delle 18.15 (6459), e 9 minuti tra il Regionale Veloce 2244, in arrivo alle 19.06, e il 6427 in partenza alle 19.15.
PROCEDURA D'INFRAZIONE
È notizia di pochi giorni fa, invece, che sia Trenitalia sia Sistemi Territoriali sono tra le 15 società di servizi ferroviari per le quali l'Autorità di regolazione dei trasporti ha avviato un procedimento per l'eventuale adozione di provvedimenti sanzionatori.
LE CONTESTAZIONI
La delibera su Sistemi Territoriali Spa è la numero 164 del 5 dicembre scorso, per verificare l'eventuale inottemperanza ad alcune misure della delibera 106 del 2018 della stessa Autorità. Si tratta delle misure 10.1 e 10.2 (adeguamento delle condizioni generali di trasporto e della carta dei servizi), con riferimento al mancato adeguamento alle misure contenute nell'allegato A della stessa delibera ai punti 5.2 e 5.3 (rimborso del biglietto e indennizzo per utenti con disabilità o mobilità ridotta nel caso in cui la corsa loro fruibile sia resa con materiale non idoneo, o autosostituita, o sostituita con servizio integrativo non accessibile o non idoneo), 7.1 (indennizzo ai titolari di abbonamento per il susseguirsi di ritardi o soppressioni nel periodo di validità dello stesso), 7.2 (indennizzo da riconoscere per ciascun mese in cui un numero di treni pari o superiore al 10% di quelli programmati subisca un ritardo superiore a 15 minuti o venga soppresso) e 8.3 (indicazione nella carta dei servizi delle tempistiche massime previste per il riconoscimento di rimborsi e indennizzi).
SANZIONI SALATE
A seconda dell'esito del procedimento, l'eventuale sanzione amministrativa pecuniaria potrebbe raggiungere un importo fino a un massimo del 10% del fatturato di Sistemi Territoriali Spa, che nel 2018 - secondo il portale ReportAziende.it - è stato di 21,81 milioni di euro.
SEI MESI DI PROCEDIMENTO
Il procedimento si concluderà in 180 giorni dalla notifica della delibera. Le procedure avviate per le 15 società di servizi ferroviari seguono alle verifiche a campione che l'Autorità di regolazione dei trasporti ha compiuto sulle carte dei servizi e delle condizioni generali di trasporto pubblicate sui siti web delle stesse società, e dopo la diretta interlocuzione con i gestori dei servizi, tenuti ad adeguarsi all'Autorità di regolazione.
Nicola Astolfi
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