«Incentivi, un volano per il settore edile»

Mercoledì 8 Luglio 2020
EDILIZIA
ROVIGO Grandi speranza per il superbonus con detrazioni al 110%, non solo per il comparto edile, ma tutta l'economia nazionale. È questo il pensiero di Paolo Ghiotti, presidente veneto dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili, guardando all'incentivo fiscale per la ristrutturazione delle abitazioni e dei condomini. Ghiotti ritiene che la misura lanciata dal Governo sia positiva, pur tenendo in considerazione che bisognerà vedere quale sarà l'interesse da parte del pubblico e se lo Stato manterrà tutte le promesse fatte sinora. Ma se tutto andasse come previsto, sarebbe un bel volano per l'economia. «Il Superbonus e l'Ecobonus sono senza dubbio importanti, nella speranza che trovino attuazione - spiega il presidente di Ance veneto - Molto spesso vengono annunciate cose che poi non trovano applicazione e una delle colpe è l'eccessiva burocrazia, che spero il Decreto semplificazione aiuti a smaltire. Secondo me l'unico ostacolo del Superbonus riguarda il sostituto d'imposta: se questo passaggio sarà risolto si chiuderà il cerchio. Non possiamo infatti pensare che siano i clienti, o tanto meno l'impresa, ad assorbire in toto il credito, perché non ne hanno la capacità. In un contesto, non solo veneto ma anche nazionale, dove su 470mila abitazioni il 60% di queste che ha più di 40 anni e sono in classe energetica G è facilmente comprensibile quanto lavoro ci sarebbe da fare per efficientare queste case da un punto di vista energetico e dei consumi. L'efficienza energetica degli edifici polesani è anche un problema anagrafico, perché il 39% delle nostre abitazioni è stata costruita prima degli anni Novanta e il 19,8%, ovvero una su cinque, tra gli anni Sessanta e Settanta. Facendo un rapido conto di queste case, con una spesa di 30 mila euro, metteremmo in moto una economia da 10 miliardi di euro. Se l'economia di questo settore genera indotto, se crea Pil, parte l'economia di tutta la nazione, per cui è presto comprensibile che come il superbonus sia sicuramente un punto a favore di tutto il Paese».
LA DURATA DEI BENEFICI
La speranza di Ghiotti è che questo strumento non abbia una durata troppo breve: «L'importante è che lo proroghino almeno fino al dicembre 2022, meglio ancora sarebbe fino al 2023. Se, come sembra, queste operazioni verranno sospese nel 2021, il tempo che abbiamo davanti non è poi molto: tempo che si mettano d'accordo tutti i condòmini, che si trovi il tecnico, che si faccia la progettazione e si inizino i lavori, effettivamente non rimane tanto tempo per fare tutto».
SETTORE IN CRISI
La considerazione finale del numero uno veneto dei costruttori edili è che «tutto questo è un bellissimo incentivo per un settore estremamente in difficoltà, che ha sulle spalle una crisi decennale: uscivamo da un 2019 felice, che segnava un +2,4% rispetto al 2018. Si guardava alla primavera del 2020 con felicità. Poi è venuto il Covid che ha ulteriormente stoppato le attività e anche l'entusiasmo di noi imprenditori. Tutte queste agevolazioni mettono e danno disponibilità ai committenti di fare opere. Quando ti ricapita un'occasione del genere per riparare la casa? Io dico: Approfittiamone. Queste sono manne che non capitano tutti i giorni, vanno affrontate con intelligenza e logica, facendole con un certo grado di professionalità. Il Governo sta facendo qualcosa, poi spetta a noi inventarci qualcos'altro per risolvere i problemi quotidiani».
Secondo le stime di Ance, la Cassa Edile, a causa del Lockdown e della flessione economica, ha perso il 63% dei guadagni. La previsione persino ottimistica di Ghiotti è che «se anche tornassimo tutti a lavorare al massimo delle nostre possibilità, sarebbe molto difficile che questa annata si chiuda in positivo».
Alberto Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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