In ginocchio la capitale degli orti

Martedì 21 Maggio 2019
In ginocchio la capitale degli orti
LUSIA
Centotrenta millimetri d'acqua caduta nel giro di due ore e mezza hanno provocato l'allagamento dei campi a Lusia, in molti casi spazzando via le piantine di ortaggi appena piantumate e causando danni importanti. Il maltempo ha colpito pesantemente la capitale degli orti creando grosse difficoltà e disagi alle aziende orticole del capoluogo e della frazione di Cavazzana. Le associazioni di categoria stanno raccogliendo le segnalazioni degli associati per capire l'entità del problema, che a quanto pare è stato piuttosto localizzato. Giampietro Branco, presidente Coldiretti della zona di Lendinara che comprende anche il centro orticolo, spiega che la quantità di pioggia caduta è stata veramente importante. «A Lusia sono caduti 130 millimetri d'acqua in due ore e mezza racconta Per dare un metro di raffronto, quando noi irrighiamo un campo si parla di 25 o al massimo 30 millimetri d'acqua. La quantità maggiore è quindi caduta a Lusia e Cavazzana, così come a Costa e Fratta Polesine, mentre a Molinella di Lendinara si parla di 70 millimetri, a Salvaterra di Badia solo 20».
RACCOLTI A RISCHIO
Quando l'ondata di maltempo si è abbattuta sulle campagne della zona fortunatamente il livello dell'acqua negli scoli era basso, visto l'andamento della stagione, e già a mezzogiorno di domenica il personale reperibile del Consorzio di bonifica Adige Po stava intervenendo presso gli scoli per aprire le chiuse. Più che il ristagno, a creare problemi è stato lo scorrimento dell'acqua che ha tolto dal terreno molte delle piantine di ortaggi appena messe a dimora. Difficile al momento quantificare, sia perché le associazioni di categoria stanno ancora raccogliendo le segnalazioni dei loro associati sia perché, spiega un agricoltore, serve almeno un paio di giorni per capire cos'è andato perso e cosa invece si può salvare. Molto dipenderà dalle condizioni meteorologiche di queste ore: perché le piantine affogate possano riprendersi serve infatti che l'acqua nei campi scenda prima che compaia il sole, che altrimenti potrebbe cuocerle.
I.Bel.
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