«In casa non ce la faccio più, meglio prendere la multa»

Mercoledì 1 Aprile 2020
«In casa non ce la faccio più, meglio prendere la multa»
I CONTROLLI SUI DIVIETI
ROVIGO Fuga dalla quarantena. «Non me ne frega nulla, non ce la faccio più»: più o meno la polizia si è sentita rispondere anche questo durante i consueti controlli delle persone pizzicate a non rispettare divieti e limitazioni per fronteggiare il virus. Le misure di contenimento, se da un lato stanno mostrando la propria efficacia nel contenimento dell'epidemia, come emerge dall'analisi delle curve del contagio, dall'altro stanno costringendo ad una vera e propria segregazione collettiva. Azioni di portata mai vista per far fronte a una situazione mai vista. E della quale ancora non si vede la fine. È anche per questo che molti iniziano a non sopportare più di dover stare chiusi in casa, costretti a rinunce su rinunce. E così più d'uno forza la mano ed esce anche se non dovrebbe.
CENE DA AMICI
Già nei giorni scorsi si erano verificati casi analoghi, come per esempio le due persone che avevano candidamente ammesso di essere andate a cena da amici e di ritenere inopportune tutte le limitazioni. Ora, però, sembrano essere sempre più numerosi. E lunedì le pattuglie della Squadra volanti, guidata dal commissario capo Andrea Ambrosino, durante il quotidiano giro di controlli si sono imbattute anche in assembramenti attorno alle panchine, nonché di persone di altri Comuni e trovati a Rovigo, che hanno ammesso di essere venuti per svago. Svago limitato, visto che comunque i locali sono tutti chiusi e le strade pressoché deserte.
LE SANZIONI
Nel complesso, lunedì, la polizia ha sanzionato 14 persone su un totale di 51 controllate. Stesso numero di sanzioni, 14, anche da parte dei carabinieri delle varie stazioni del Comando provinciale di Rovigo. Domenica, invece, ne avevano sanzionate 3. Le nuove disposizioni, che hanno introdotto le sanzioni amministrative al posto della denuncia penale, nonostante le supermulte vadano da 400 a 3mila euro, con una riduzione del 30% per chi paga entro 30 giorni e con un aumento di un terzo se la violazione è commessa alla guida di un veicolo, sembrano quasi aver diminuito il loro effetto deterrente. Domenica la polizia ha beccato anche un recidivo, in macchina, così che la sanzione nei suoi confronti potrebbe arrivare a mille euro.
CONTROLLI NELLE AZIENDE
Sul fronte dei controlli nelle attività rimaste aperte, lunedì gli ispettori Spisal hanno controllato 29 attività per un totale di oltre 600 lavoratori. «Nei giorni scorsi spiega il dg dell'Ulss Polesana Antonio Compostella sono state controllate le realtà più grandi, adesso anche le più piccole, i supermercati, le tabaccherie, le farmacie, i negozi, realtà che pur non essendo grandi sono importanti anche dal punto di vista del ruolo e dell'afflusso. Per questo non solo è stata verificata la dotazione di dispositivi di protezione individuali e il rispetto delle distanze fra i lavoratori, ma anche all'interno degli spazi aperti al pubblico e le precauzioni adottate per chi maneggia merci che vengono toccati anche dai clienti. In tutte è stata riscontrata l'osservanza delle norme previste».
RISCHIO TRUFFE
Nel frattempo, Acquevenete mette in guardia dai tentativi di raggiro da parte di truffatori senza scrupoli: «L'ultimo caso si è verificato a Melara spiega la società idrica in una nota - Un residente ha ricevuto una chiamata al suo numero fisso da un sedicente operatore di Acquevenete: questi gli ha riferito che l'acqua nella sua zona sarebbe stata contaminata, per cui non avrebbero dovuto usarla per alcuno scopo, alimentare e domestico. L'informazione ovviamente è falsa: l'acqua erogata da Acquevenete è sempre potabile e tutti gli utenti possono controllarne i parametri collegandosi al sito www.acquevenete.it alla voce Qualità dell'acqua. Altri casi analoghi sono stati segnalati dagli utenti negli ultimi giorni: Acquevenete raccomanda di prestare sempre attenzione ai tentativi di truffa e non fornire dati personali al telefono. Per qualsiasi dubbio si può contattare il numero verde del Servizio clienti 800 991 544».
F.Cam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci