Imu in bilico, a rischio 4,5 milioni Pavanello: «Il rinvio non sia per tutti»

Martedì 27 Ottobre 2020
Imu in bilico, a rischio 4,5 milioni Pavanello: «Il rinvio non sia per tutti»
LE CASSE DEL COMUNE
ROVIGO Per Palazzo Nodari, il mancato incasso della seconda rata dell'Imu si potrebbe rivelare una mannaia per i conti comunali. Un provvedimento erga omnes, secondo l'assessore al Bilancio Andrea Pavanello, sarebbe un grosso problema non solo per il Comune, ma anche per chi è stato penalizzato da chiusure e riduzioni del giro d'affari. «La seconda rata, uguale alla prima del mese di luglio, vale quasi quattro milioni e mezzo di euro - spiega il responsabile di Bilancio e Tributi della Giunta di Palazzo Nodari - Devo capire anch'io con gli uffici come funziona questo provvedimento del Governo: aspettiamo di capire le loro indicazioni. È però innegabile che sarebbe assurdo se tagliare l'Imu a tutti, quando invece andrebbe fatto guardando a chi è stato più colpito dalle restrizioni».
FONDI PER L'EMERGENZA
Nei prossimi giorni verrà discussa una nuova manovra per sostenere i commercianti. L'imposta sugli immobili vale circa il 10 per cento del bilancio annuale di palazzo Nodari: si tratta di una quantità enorme di denaro per un Comune delle dimensioni di Rovigo. Per l'Amministrazione, che da fine lockdown ha investito complessivamente più di cinque milioni di euro con diverse manovre finalizzate al rilancio dell'economia cittadina, un mancato incasso di questo genere metterebbe a repentaglio una serie di misure previste nei prossimi mesi che in precedenza trovavano una completa copertura dei costi. Va detto che, contrariamente all'Amministrazione precedente guidata da Massimo Bergamin, l'attuale Giunta di centrosinistra di Edoardo Gaffeo ha a disposizione un bilancio parecchio più solido. In cassa ci sono ancora quattro milioni di euro di avanzo e se tutto va bene entro fine anno - si spera - dovrebbero liberarsi altrettanti milioni con la fine della querelle legata al Polo Natatorio, sviluppando un ulteriore tesoretto. Non c'è affatto il rischio di un dissesto, ma quelle risorse si stavano dimostrando utili per investimenti che ora sono un po' meno sicuri: ciclabile di Grignano, strade, sistemazione infrastrutture e quant'altro. A fronte di questo potenziale mancato guadagno, anche se nulla vieta che una pronuncia del Ministero dell'Economia possa improvvisamente sbrogliare la matassa, al primo piano del municipio gli uffici della Ragioneria sono al lavoro per capire come correre in sostegno alle attività produttive.
MISURE D'EMERGENZA
A metà della scorsa settimana Palazzo Nodari ha ricevuto dallo Stato 350mila euro «da impegnare - spiega Pavanello - in spese Covid». Sommati ai 420mila euro ottenuti dal risparmio con le esenzioni Tari, poco sfruttate dagli imprenditori lo scorso mese, e i 480mila euro desinati già a fine estate per il commercio, risultano a disposizione complessivamente 1 milione e 250 mila euro.
Alberto Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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