«Il sindaco non si dimetta La città ha bisogno di guida»

Mercoledì 5 Maggio 2021
«Il sindaco non si dimetta La città ha bisogno di guida»
MONDO PRODUTTIVO
ROVIGO «Il sindaco non può abbandonare la città in questo momento. Per il bene di Rovigo, ritiri subito le dimissioni». È un appello unanime quello che il mondo del commercio cittadino invia, in queste ore di crisi di giunta, al primo cittadino Edoardo Gaffeo, dimissionario dall'incarico di sindaco da quattro giorni, dopo essere finito in minoranza sulla dibattuta questione della nuova sede del Tribunale. Negozianti ed esercenti del capoluogo, rispetto ai problemi dell'amministrazione comunale che potrebbe portare all'arrivo di un nuovo commissario prefettizio fino a nuove elezioni, non nascondono la preoccupazione per la crisi che sta investendo Palazzo Nodari proprio in un momento così critico per l'intera economia della città, messa in ginocchio dal Covid.
GLI OPERATORI
«Non è stato un sindaco tanto presente con la nostra categoria - spiega Ilaria Tomasi del negozio di abbigliamento Archè, in via X Luglio - in particolare ai tempi in cui gestiva la delega al commercio. Però in questo momento la nostra città non può affrontare un commissariamento. Serve una guida politica alle redini del nostro Comune per gestire l'emergenza e le eventuali risorse che verranno destinate al nostro territorio. Mi auguro il rientro della crisi di maggioranza».
Gaffeo ha «lavorato bene all'inizio dell'emergenza - spiega Nicola Belloni del ritorante La tappa - a giugno scorso siamo riusciti ad ampliare i plateatici con una procedura snella e veloce. Questa emergenza non poteva essere gestita meglio per quanto riguarda il centro. Ci sono, certo, rallentamenti su alcuni fronti, come la messa in sicurezza dei marciapiedi in alcune zone della città, ma questo accade un po' ovunque. In questo momento, per il bene della città, bisognerebbe pensare alla ricostruzione post pandemia, con un commissario la vita per i commercianti non sarebbe di certo resa più semplice sul fronte burocratico. Meglio una gestione politica che dialoghi con le categorie in difficoltà per cercare di trovare soluzioni veloci e condivisibili».
LE CATEGORIE
Preoccupato per la crisi di maggioranza in atto anche il vice presidente di Confesercenti Venezia-Rovigo Vittorio Ceccato. «Non entro nel merito delle scelte politiche - sottolinea - mi dispiacerebbe, però, che questa crisi andasse a condizionare in negativo le attività che si stavano sviluppando su vari fronti a sostegno del commercio. In ogni caso, chi di dovere dovrà farsi delle domande precise sullo spessore politico presente in città se arriveremo per la terza volta, in pochi anni, a un commissario».
Sulla stessa linea anche il presidente dell'Ascom Confcommercio Stefano Pattaro. «Qualsiasi città ha bisogno di una guida, soprattutto in situazioni così complicate come il Covid. Deve esserci un' amministrazione politica in grado di fare scelte e di prendersi la responsabilità di tali azioni, cosa che non può fare un commissario».
LA VOCE OPPOSTA
Tra gli esercenti, però, c'è anche qualche voce fuori dal coro che al contrario, si augura di andare presto a nuove elezioni. «Come persona Gaffeo è sicuramente valida - spiega il proprietario del Corsopolitan, nonché ex consigliere di maggioranza delle ultime due precedenti amministrazioni di destra stroncate in anticipo sempre da crisi interne, Giacomo Sguotti - il problema è che pretende carta bianca dal partito grazie al quale ha vinto le elezioni. Politicamente impossibile, considerando poi la storica spaccatura dei Dem polesani, un Gaffeo bis non sarebbe altro che una ministra riscaldata. Farebbe la fine dell'ex sindaco Piva: anche lui aveva ritirato le dimissioni, poi il tutto è finito con l'arrivo del commissario Ventrice. Senza una maggioranza compatta non si può governare. La buona volontà non basta».
R. Mer.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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