LA SOSTA IN CENTRO
ROVIGO Due parcheggi scambiatori per cambiare il volto di Rovigo. È il progetto dell'architetto Maurizio Braiato, candidato consigliere del Pd a sostegno dell'aspirante sindaco Edoardo Gaffeo: «Il tema dei parcheggi in centro storico è fondamentale per decongestionare l'arteria principale della città, riqualificando gli attuali vuoti urbani e dando più servizi ai turisti e ai residenti. Le mie proposte incidono sulle testate del Corso, creando dei serbatoi raccoglitori per le auto e la possibilità di usufruire il centro storico mediante biciclette pubbliche ubicate all'interno dei parcheggi scambiatori». Uno dei due sarebbe composto da cinque piani da circa 700 metri quadri, ispirato a un parcheggio statunitense nel quale si sposano architettura e funzionalità, da posizionare in Corso all'altezza dell'ex Agip: «È una struttura-icona che riempie uno spazio vuoto, un serbatoio scambiatore per le auto con l'idea di eliminare mano a mano i parcheggi lungo il Corso e creare una zona a traffico limitato o pedonalizzato». L'altro progetto stravolgerebbe piazzale Di Vittorio, mantenendolo un parcheggio ma in chiave green: «Gli attuali parcheggi a cielo aperto verranno coperti con un tetto che fungerà da giardino pubblico, per i residenti del quartiere, e un orto urbano per la coltivazione di ortaggi, a gestione degli abitanti che si preoccuperanno della manutenzione».
A.Luc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Due parcheggi scambiatori per cambiare il volto di Rovigo. È il progetto dell'architetto Maurizio Braiato, candidato consigliere del Pd a sostegno dell'aspirante sindaco Edoardo Gaffeo: «Il tema dei parcheggi in centro storico è fondamentale per decongestionare l'arteria principale della città, riqualificando gli attuali vuoti urbani e dando più servizi ai turisti e ai residenti. Le mie proposte incidono sulle testate del Corso, creando dei serbatoi raccoglitori per le auto e la possibilità di usufruire il centro storico mediante biciclette pubbliche ubicate all'interno dei parcheggi scambiatori». Uno dei due sarebbe composto da cinque piani da circa 700 metri quadri, ispirato a un parcheggio statunitense nel quale si sposano architettura e funzionalità, da posizionare in Corso all'altezza dell'ex Agip: «È una struttura-icona che riempie uno spazio vuoto, un serbatoio scambiatore per le auto con l'idea di eliminare mano a mano i parcheggi lungo il Corso e creare una zona a traffico limitato o pedonalizzato». L'altro progetto stravolgerebbe piazzale Di Vittorio, mantenendolo un parcheggio ma in chiave green: «Gli attuali parcheggi a cielo aperto verranno coperti con un tetto che fungerà da giardino pubblico, per i residenti del quartiere, e un orto urbano per la coltivazione di ortaggi, a gestione degli abitanti che si preoccuperanno della manutenzione».
A.Luc.
