Il commercio esulta per il nuovo Tribunale

Sabato 15 Maggio 2021
COMMERCIO
ROVIGO «Il Tribunale porterà alla rinascita di via Badaloni». Ne sono convinti i commercianti e gli esercenti della zona del Duomo, soddisfatti della decisione del ministero di mantenere il Palazzo di Giustizia nel cuore della città, seppure in una nuova zona. L'arrivo degli uffici giudiziari nell'ex questura aumenterà parecchio l''afflusso in questa parte del capoluogo, con un inevitabile incremento di lavoro per le attività che si troveranno in prossimità del nuovo Tribunale.
«Finalmente questa via verrà riqualificata - spiegano Giada La Spada e Angela Vischi del risto-bar Basilico, in via Badaloni - l'arrivo in futuro del Tribunale negli spazi dell'ex questura sarà una boccata d'ossigeno per tutti i locali e per i negozi che si trovano qui intorno. Non solo. A beneficiarne anche il decoro della via, con la sistemazione e la messa in sicurezza della strada e dei marciapiedi, ancora mal ridotti».
«Davvero arriva il Tribunale? - chiedono entusiasti i baristi Andrea Cardo e Sara Bertolese - è una bella notizia, dopo un periodo buio finalmente il commercio di questa parte della città, un tempo cuore pulsante della movida cittadina, tornerà a splendere». Da settembre scorso, spiega Cardo, «grazie all'arrivo dell'Innovation lab all'ex liceo Celio abbiamo notato più movimento. L'altra bella notizia, poi, è l'avvio della facoltà di ingegneria idraulica sempre all'ex Celio con l'arrivo, dopo l'estate, della prima cinquantina di studenti. Anche questo incrementerà il nostro lavoro, tant'è che abbiamo deciso di rinnovare il locale per renderlo operativo per la pausa pranzo».
INNOVATION LAB PORTA GENTE
Non solo bar e ristoranti. Ad accogliere con entusiasmo l'arrivo della cittadella della Giustizia in via Donatoni anche le altre attività commerciali della zona. «Sono felicissima per questa notizia - racconta Egle Quaglio del negozio Capello e dintorni - c'è bisogno di movimento in questa parte della città. Anche l'apertura dell'Innovation lab devo dire che ha aumentato la frequentazione della strada. A settembre l'arrivo di ingegneria sarà un altro importante aiuto per i negozi della zona. Spero che il Tribunale non tardi troppo a essere completato, entro i prossimi cinque anni sarebbe un sogno vedere realizzato anche questo grande progetto per al città».
«Aspettiamo il Tribunale a braccia aperte - le parole dell'edicolante Denis Turolla - con l'arrivo dell'Innovation lab ho già notato un aumento del passaggio davanti alla mia edicola. Quando liceo e questura sono stati trasferiti, questa zona ha visto un crollo delle frequentazioni, i vuoti urbani non portano, come sappiamo, benefici al commercio. Ora, finalmente, le cose hanno iniziato a cambiare, chi frequenta scuole e Tribunale sono in genere buoni clienti per noi edicolanti. Dunque finalmente anche i commercianti di via Badaloni possono guardare al futuro con ottimismo».
La notizia dell'arrivo, anche se comunque entro i prossimi 7-10 anni, del Palazzo di Giustizia in via Donatoni, strappa più di qualche sorriso anche ai commercianti e agli esercenti del Corso e di piazza Vittorio Emanuele. Anch'essi infatti beneficeranno dello sdoppiamento di sedi giudiziarie (una parte degli uffici e degli archivi resteranno infatti in via Verdi) grazie al passaggio tra uffici e aule.
RESIDENTI CONTRARI
A storcere il naso sul fronte della nuova sede del Tribunale invece qualche residente delle vie Donatoni e Sacro cuore. «Sarà un bel caos uscire di casa - commenta un residente - dovranno allargare il passaggio da via Sacro cuore, ma ci sono i giardini delle case, senza contare l'accesso a via Donatoni. Il rischio è di creare un imbuto e mandare il traffico in tilt». «Venderò la casa a qualche studio legale - ironizza un'altra residente - è la volta buona che mi trasferisco al mare per respirare aria buona. In centro lo smog è destinato ad aumentare invece che diminuire. La soluzione sarebbe rendere tutta l'area di piazza Duomo e via Badaloni pedonale, chi vuole raggiungere Tribunale e Procura ci riuscirà così solo a piedi o in bicicletta».
Roberta Merlin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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