IL CASO FICAROLO
ROVIGO Domenica il campanello d'allarme era stato a Rovigo,

Martedì 7 Aprile 2020
IL CASO FICAROLO
ROVIGO Domenica il campanello d'allarme era stato a Rovigo, con la positività di una ospite di Casa Serena, ieri invece è risuonato a Ficarolo, con l'accertamento del contagio di un ospite degli Istituti Polesani, la grande struttura residenziale per disabili fisici, psichici, sensoriali e con disturbi del comportamento con 221 operatori e 225 ospiti.
IL SINDACO
«Abbiamo appreso dalla diretta del direttore generale dell'Ulss5 Antonio Compostella spiega il sindaco di Ficarolo Natale Pigaiani - che un ospite degli Istituti Polesani di Ficarolo, è risultato positivo al test con tampone. Attualmente è ricoverato all'ospedale di Rovigo nel reparto di Malattie infettive. Prontamente la struttura, attraverso la propria direzione, congiuntamente con la direzione dell'Ulss 5, sta adottando tutti i necessari protocolli per capire e individuare tutti i soggetti che sono stati direttamente e indirettamente a contatto con la persona risultata positiva. Inoltre, dalla stringa ricevuta ieri dall'Ulss 5, il comune di Ficarolo conta 5 positivi al Covid-19, mentre una persona che aveva contratto il virus è stata dichiarata guarita. In questi momenti difficili e delicati, volevo trasmettere un forte e intenso abbraccio a tutti coloro che sfortunatamente hanno contratto direttamente questo maledetto e silenzioso virus, senza dimenticare tutti i loro famigliari che stanno vivendo questi terribili giorni pieni di angoscia, e paura».
TEST SIEROLOGICI
Già ieri pomeriggio è partita l'esecuzione dei test sierologici rapidi per tutti gli ospiti e i dipendenti della struttura. Compostella spiega che è «immediatamente partita l'attività di isolamento delle situazioni a potenziale rischio, gli ospiti e gli operatori che erano a maggior contatto con la persona riscontrata positiva, che ha manifestato sintomi spingendo la struttura a contattare le Malattie infettive dove è stato ricoverato e sottoposto a test. L'esecuzione del test rapido, che dà risposta in loco in una ventina di minuti, ci permette di valutare se siamo di fronte a una situazione di potenziale rischio: non dà una risposta assoluta, ma se dà esito positivo individuo la situazione come ad alto rischio, per cui eseguo subito il tampone, ma già prima dell'esito inizio a isolare il paziente e i suoi contatti. Lavoreremo intensamente su questa struttura per metterla in sicurezza: stiamo parlando di una realtà importante e con pazienti che per le loro caratteristiche sono di complessa gestione».
CASA SACRA FAMIGLIA
Nel frattempo, con la positività emersa ieri delle due ulteriori operatrici sociosanitarie della Casa Sacra famiglia di Fratta, il totale dei positivi nell'ambito dell'Istituto delle Figlie di Santa Maria della Divina Provvidenza, costituito da una casa di riposo per anziane e da un centro socio-riabilitativo per adulti con handicap mentale, raggiunge quota 42: 3 dell'area anziani, 27 dell'area dei disabili psichici e 12 operatori. «Le due Oss spiega Compostella - erano già in isolamento e l'esito si riferisce a tamponi eseguiti già nei giorni scorsi. La situazione a Fratta è congelata, con i pazienti positivi, tutti asintomatici, in isolamento strettissimo. Nella struttura sempre è presente un nostro coordinatore che dà una mano per gli aspetti organizzativi. Per quanto riguarda il personale, la cooperativa che doveva aprire la casa di risposo di Rosolina, che sta attendendo gli accreditamenti, ha messo a disposizione il proprio personale per la copertura dei turni».
CASA SERENA
A Rovigo, invece, dove già si erano registrate le prime positività alla Piccola casa di Padre Leopoldo, si è aperto il fronte di Casa Serena, dopo la scoperta della positività di una sola paziente su 118, a fronte delle negatività di tutti gli altri e di gran parte degli operatori. Tanto che Compostella aveva anche ipotizzato che potesse trattarsi di un falso positivo. Speranza fatta crollare dal test rapido: «Ha confermato positività e così abbiamo ripetuto il tampone a tutti gli ospiti e a tutto il personale. La signora è stata trasferita nel nucleo di isolamento Covid, a San Bortolo, che la direzione dell'Iras aveva già previsto, con un turno di personale dedicato: la 95enne è completamente asintomatica e si è anche stupita del trasferimento».
F.Cam.
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