IL BILANCIO
ROVIGO Dopo due weekend da tutto esaurito, i locali della città

Giovedì 4 Giugno 2020
IL BILANCIO ROVIGO Dopo due weekend da tutto esaurito, i locali della città
IL BILANCIO
ROVIGO Dopo due weekend da tutto esaurito, i locali della città ora tengono gli occhi puntati al prossimo fine settimana. L'apertura dei confini regionali potrebbe infatti portare molti giovani a emigrare in direzione della movida dei Lidi ferraresi, svuotando la città delle presenze registrate dal momento della riapertura post-lockdown. Il ponte del 2 giugno è stato infatti un vero successo per il centro in termini di presenze. Le piazze e il Corso, grazie anche all'aggiunta di sedie e tavolini esterni da parte dei locali, si sono riempiti di gente. Boom di visitatori anche al mercato del martedì, con centinaia di persone arrivate anche dalla provincia. Infine, file davanti al Roverella e al Roncale per approfittare del ponte gratuito dell'arte. Senza contare la movida che ha visto i giovani in centro fino a tarda serata.
«È stato davvero un buon ponte spiega il proprietario del bar Dal Moro Massimo Ferraresi - Abbiamo lavorato tanto, non solo con i giovani, ma anche con le tante famiglie che durante il fine settimana hanno frequentato il centro. I locali sono in forte ripresa, grazie anche alla possibilità di sedersi all'aperto e la voglia della gente di tornare a uscire di casa. Dal momento dell'apertura abbiamo avuto, fin da subito, un'ottima risposta». «Ora però spiega il barista con i colleghi in questi giorni ci stiamo chiedendo come reagiranno i rodigini alla riapertura dei confini regionali: avranno riscoperto il piacere di vivere la propria città o decideranno di spostarsi durante il fine settimana?».
Più ottimista il proprietario dei Trani, in via Cavour. «È stato un ottimo weekend conferma Fabrizio Conforto -, non credo ci sarà una fuga verso altre regioni con l'apertura dei confini. Secondo me sarà una buona estate, c'è tanta voglia di vivere la città. Siamo davvero soddisfatti di come sta andando la ripartenza». «Mai vista una Rovigo così affollata di giovani e famiglie aggiunge Paolo Lorenzi del Dersut sul Corso Abbiamo fatto un gran ponte dal punto di vista delle presenze, la gente ha infatti voglia di sedersi fuori, socializzare e vivere la città in sicurezza». «In questi giorni in cui i rodigini sono tornati a frequentare la città però sono emerse anche alcune problematiche fa notare il barista - Sul Corso mancano le rastrelliere per le biciclette e i parcheggi per le moto, sabato c'erano bici ovunque, una situazione che crea problemi anche alla circolazione. Secondo me sarebbe necessario che l'Amministrazione portasse anche avanti il progetto del Corso a senso unico, come stanno facendo città come Milano o Jesolo. I cittadini amano spostarsi in bici o a piedi con la bella stagione, il Covid ha poi aumentato ulteriormente la voglia di spostarsi all'aria aperta. Ecco perché anche Rovigo non deve perdere tempo e adeguarsi subito alle nuove esigenze».
PARERI CONTRASTANTI
Ma tra gli esercenti del centro c'è chi preferisce il Corso aperto. «Appena chiude fa notare Stefano Bonvento dei Bonfi e della Pizza da Nino registriamo subito un calo di entrate. E' difficile abituare i rodigini al Corso pedonale. Sono dubbioso sul risultato di un eventuale senso unico». E sul weekend appena trascorso: «È stato meraviglioso spiega il ristoratore vedere la città così frequentata. Abbiamo lavorato tutti bene anche grazie all'ampliamento dei plateatici che il Comune ci ha concesso».
PLATEATICI AMPLIATI
Sono 54 i locali della città che hanno chiesto al Comune di ampliare gratuitamente il plateatico. Nel giro di 10 giorni, l'Amministrazione è riuscita a dare a tutti il via libera, tagliando l'annosa burocrazia delle autorizzazioni. Circa 55mila euro i soldi che palazzo Nodari non incasserà per i plateatici concessi gratuitamente ai locali. Il sindaco ha inoltre annunciato l'intenzione di concedere anche il prossimo anno gli spazi supplementari a bar e ristoranti, magari con tariffe agevolate.
Roberta Merlin
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