Ieri a Buso l'addio al meccanico ucciso dalla recrudescenza della Febbre del Nilo

Domenica 18 Novembre 2018
BUSO
ROVIGO Lacrime e incredulità negli occhi di tante persone che ieri nella chiesa di Buso hanno consolato Sara, Lisa e Monica, rispettivamente le figlie e la compagna di Claudio Bazzan. Una famiglia già provata un lutto, in quanto non molto tempo fa si era spento anche il fratello dell'uomo. Bazzan, 61 anni, è mancato mercoledì a causa del virus West Nile che dall'inizio dell'estate ha portato via altre 5 persone. Un caso di studio il suo, che dopo il primo contagio sembrava aver risposto in modo positivo alle terapie, invece poi il virus si è riattivato. Da tempo le sue condizioni, aveva spiegato l'Ulss 5 che sta cercando di dare un perché alla riattivazione del virus erano compromesse da una grave patologia del sistema immunitario e da molti mesi veniva curato per una forma neuroinvasiva del virus ed era ricoverato nella divisione di anestesia e rianimazione dell'ospedale di Rovigo.
MECCANICO
Bazzan viveva in via Ippolito Nievo, di professione era meccanico e aveva un'officina in via Amendola, la Officine 2.3, poco distante dal semaforo dell'incrocio con via Gallani. A Buso tutti lo conoscevano come un gran lavoratore, tra loro il consigliere comunale Mattia Moretto che lo ha ricordato come una bravissima persona, conoscendolo sia per ragioni di vicinato che di lavoro. L'uomo è stato cremato a Copparo.
R.Pau.
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