I tesori svelati dell'ufficio del sindaco

Lunedì 14 Ottobre 2019
I tesori svelati dell'ufficio del sindaco
L'INIZIATIVA
Tesori nascosti, ma sotto gli occhi di tutti, svelati e spiegati in occasione delle giornate Fai d'autunno. A Rovigo, infatti, l'iniziativa nazionale, organizzata dal Fondo ambiente italiano, ha avuto come linea guida le testimonianze pittoriche di Giovanni e Vittorio Biasin in un percorso che ha toccato Palazzo Gobbati, la Loggia dei Notari con l'ufficio del sindaco, il teatro Sociale e una mostra temporanea allestita all'Accademia dei Concordi delle opere a cavalletto di Giovanni Biasin. Le guide Fai hanno preso per mano i tanti partecipanti guidandoli alla scoperta del palazzo in via Casalini che fu residenza di Antonio Gobatti (1809-1884), uno tra i più facoltosi possidenti del Polesine e sindaco di Ceregnano, paese in cui ebbe tale ruolo per nomina regia dal 1866 fino alla morte. Palazzo Gobatti fu ristrutturato nel 1861 affidando il progetto decorativo del salone del piano nobile al giovane pittore e decoratore veneziano Giovanni Biasin, che realizzò alle pareti del salone le allegorie delle quattro stagioni: Zefiro e Flora, Cerere e Trittolemo, Bacco e Arianna, e Il Ratto di Prosepina. Anche nell'ufficio del sindaco, che giocando con le parole il Fai rodigino ha definito «una bomboniera per pochi eletti», all'interno di Palazzo Nodari, le soprese non sono mancate. Per molti è stata la prima volta in questa splendida stanza, finemente dipinta da Giovanni Biasin e inaugurata il 22 ottobre 1887, che nasce in origine come sala consiliare e successivamente fu destinata a ufficio del sindaco. È decorato da lesene, candelabre, meandre e motivi vegetali che vanno a delineare forme geometriche mescolandosi con i quattro stemmi di Rovigo, dall'epoca estense a quella sabauda, alternandosi con tondi contenenti volti di personaggi importanti per il Polesine. All'interno della stanza, arricchita da un pavimento in terrazzo alla veneziana, si nota un arredamento in stile e molti dipinti alle pareti fra cui Manifestazioni notturne in piazza Maggiore per l'annessione del Polesine al Regno d'Italia dipinto nel 1867 dallo stesso Biasin.
F.Cam.
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