LE REAZIONI
ROVIGO Il dolore per la tragedia, il cordoglio nei confronti dei familiari e una riflessione: «Ancora un incidente mortale sul lavoro: quanto accaduto a Melara è un tragico esempio delle conseguenze che le nuove regole sui subappalti potrebbero avere anche in tema di sicurezza».
Questo il primo commento, venato di dolore e rabbia, che arriva da Francesca Pizzo dell'Ust Cisl di Padova e Rovigo, Pieralberto Colombo della Cgil di Rovigo e Riccardo Dal Lago della Uil Padova Rovigo, a poche ore dalla morte del 53enne lavoratore Arben Rushitaj, che stava eseguendo operazioni di pulizia all'interno del polo logistico della Bormioli Pharma Spa.
IL TIMORE
«Le cause dell'incidente sono ancora in fase di accertamento - rimarcano i sindacalisti - ma anche se si potesse parlare di fatalità, quanto accaduto pone ancora di più l'accento sulla preoccupazione di Cgil, Cisl e Uil sulla questione dei subappalti, che il decreto Sblocca cantieri intende innalzare al 40% dell'attività dell'azienda, con gravi conseguenze per la sicurezza dei lavoratori. Ad aumentare i rischi, nell'ambito dello stesso decreto, anche il capitolo sul minor prezzo per i piccoli appalti, che porta come conseguenza un abbassamento della qualità dell'offerta, sempre a scapito dei lavoratori. Si impone una riflessione approfondita sul continuo ricorso all'esternalizzazione da parte delle imprese più grosse. Più si allunga la filiera, meno attenzione c'è per la sicurezza e per la formazione».
L'ACCUSA
Non solo, ma i tre esponenti di Cgil, Cisl e Uil stigmatizzano come, da tempo, a Rovigo non si riunisca il tavolo di monitoraggio sulle cooperative in seno all'Ispettorato territoriale del lavoro: «Era un momento importante di confronto per le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali su tutte quelle situazioni che sul territorio potevano rappresentare un campanello d'allarme. Dopo quanto accaduto, è ancora più urgente l'apertura di un tavolo che affronti non soltanto temi strettamente e direttamente legati alla sicurezza, ma promuova azioni utili alla definizione di un protocollo che permetta di agire in anticipo rispetto alle logiche degli appalti e di intervenire prima della fase dell'aggiudicazione».
LIEVE INCIDENTE
Fra l'altro, proprio ieri si è verificato anche un altro incidente sul lavoro, fortunatamente con conseguenze non particolarmente gravi. Un operaio, che era impegnato nei lavori di ristrutturazione di Palazzo Angeli, attorno a mezzogiorno è caduto da un'impalcatura, anche se da un'altezza non particolarmente elevata, visto che si trovava a circa un metro da terra. Nella caduta ha riportato qualche lieve trauma e qualche escoriazione, ma è stato comunque trasportato al pronto soccorso, dove è rimasto sotto osservazione fino a tutto il pomeriggio. Dei rilievi si è occupato lo Spisal.
F.Cam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Il dolore per la tragedia, il cordoglio nei confronti dei familiari e una riflessione: «Ancora un incidente mortale sul lavoro: quanto accaduto a Melara è un tragico esempio delle conseguenze che le nuove regole sui subappalti potrebbero avere anche in tema di sicurezza».
Questo il primo commento, venato di dolore e rabbia, che arriva da Francesca Pizzo dell'Ust Cisl di Padova e Rovigo, Pieralberto Colombo della Cgil di Rovigo e Riccardo Dal Lago della Uil Padova Rovigo, a poche ore dalla morte del 53enne lavoratore Arben Rushitaj, che stava eseguendo operazioni di pulizia all'interno del polo logistico della Bormioli Pharma Spa.
IL TIMORE
«Le cause dell'incidente sono ancora in fase di accertamento - rimarcano i sindacalisti - ma anche se si potesse parlare di fatalità, quanto accaduto pone ancora di più l'accento sulla preoccupazione di Cgil, Cisl e Uil sulla questione dei subappalti, che il decreto Sblocca cantieri intende innalzare al 40% dell'attività dell'azienda, con gravi conseguenze per la sicurezza dei lavoratori. Ad aumentare i rischi, nell'ambito dello stesso decreto, anche il capitolo sul minor prezzo per i piccoli appalti, che porta come conseguenza un abbassamento della qualità dell'offerta, sempre a scapito dei lavoratori. Si impone una riflessione approfondita sul continuo ricorso all'esternalizzazione da parte delle imprese più grosse. Più si allunga la filiera, meno attenzione c'è per la sicurezza e per la formazione».
L'ACCUSA
Non solo, ma i tre esponenti di Cgil, Cisl e Uil stigmatizzano come, da tempo, a Rovigo non si riunisca il tavolo di monitoraggio sulle cooperative in seno all'Ispettorato territoriale del lavoro: «Era un momento importante di confronto per le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali su tutte quelle situazioni che sul territorio potevano rappresentare un campanello d'allarme. Dopo quanto accaduto, è ancora più urgente l'apertura di un tavolo che affronti non soltanto temi strettamente e direttamente legati alla sicurezza, ma promuova azioni utili alla definizione di un protocollo che permetta di agire in anticipo rispetto alle logiche degli appalti e di intervenire prima della fase dell'aggiudicazione».
LIEVE INCIDENTE
Fra l'altro, proprio ieri si è verificato anche un altro incidente sul lavoro, fortunatamente con conseguenze non particolarmente gravi. Un operaio, che era impegnato nei lavori di ristrutturazione di Palazzo Angeli, attorno a mezzogiorno è caduto da un'impalcatura, anche se da un'altezza non particolarmente elevata, visto che si trovava a circa un metro da terra. Nella caduta ha riportato qualche lieve trauma e qualche escoriazione, ma è stato comunque trasportato al pronto soccorso, dove è rimasto sotto osservazione fino a tutto il pomeriggio. Dei rilievi si è occupato lo Spisal.
F.Cam.
