I salari medi sono bassi ma c'è il taglio alle tasse fino a 100 euro al mese

Martedì 7 Luglio 2020
I salari medi sono bassi ma c'è il taglio alle tasse fino a 100 euro al mese
REDDITI
ROVIGO Il Polesine è la Cenerentola in Veneto per quanto riguarda le retribuzioni medie. E la media, per sua natura, mette insieme alto e basso. Uscendo dalla statistica, significa che in provincia di Rovigo ci sono molti lavoratori con stipendi particolarmente ridotti all'osso. E almeno per una volta, per questi lavoratori arriva una buona notizia, anche se si tratta pur sempre di un palliativo.
LO SCONTO
Come spiegano in un'analisi congiunta i segretari di Cgil, Cisl e Uil Pieralberto Colombo, Samuel Scavazzin e Riccardo Dal Lago, «chi già percepisce il bonus 80 euro avrà diritto a un ulteriore taglio delle tasse di 240 euro l'anno. Chi percepisce tra i 24.600 e i 28.000 euro lordi all'anno, avrà diritto a un beneficio fino a 100 euro al mese. Chi invece guadagna tra i 28.000 e i 35.000 euro godrà di una detrazione di almeno 80 euro mensili. Chi ha retribuzione annua tra i 35.000 e i 40.000 euro, potrà godere di una detrazione mensile che si abbassa gradualmente al salire del reddito. I lavoratori che guadagnano fino a 12.500 euro l'anno non pagheranno l'Irpef».
Questo significa, spiegano ancora i tre segretari, che «nella provincia di Rovigo, dove le retribuzioni medie sono più basse della media del resto del Veneto, questo aspetto assume un rilievo ancor maggiore e si stima che i lavoratori interessanti possano essere poco più di 45mila».
SODDISFAZIONE
Per Cgil, Cisl e Uil è «solo un primo passo, seppure significativo dopo anni, verso una riduzione della tassazione a favore dei lavoratori, che hanno sempre pagato le tasse, e che può contribuire ancor più in questo difficilissimo momento a favorire l'aumento della domanda interna che rappresenta una delle priorità per la ripresa del nostro Paese dopo il periodo più drammatico della pandemia. Va ricordato che questi provvedimenti sono anche il frutto delle iniziative e mobilitazioni delle organizzazioni sindacali confederali, con la partecipazione di moltissime lavoratrici e lavoratori anche del nostro territorio, durate un anno intero, iniziate durante il precedente Governo e che poi hanno convinto il Governo attuale ad aprire un reale dialogo e confronto con chi rappresenta i lavoratori su vari temi di interesse per il mondo del lavoro, a partire dalla questione fiscale».
PENSARE AI PENSIONATI
Ecco, allora, che Colombo Scavazzin e Dal Lago sottolineano di ritenere «utile e necessario riprendere quel confronto per arrivare a un ulteriore abbassamento delle tasse dei lavoratori e per iniziare a tagliarle anche ai pensionati, dentro un complessivo piano di riforma fiscale equa e progressiva, oltre alla detassazione degli aumenti salariali nei rinnovi dei contratti collettivi, che sia accompagnata da una vera lotta all'evasione fiscale che consentirà di recuperare importanti risorse economiche ed evitare quella scorretta concorrenza che danneggia le stesse molte aziende virtuose».
F.Cam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci