I nodi della sanità

Venerdì 19 Luglio 2019
I nodi della sanità
LA SANITÀ PUBBLICA
ROVIGO In Polesine i medici scarseggiano non solo negli ospedali e nelle strutture pubbliche del territorio. A mancare, infatti, sono anche i medici di medicina generale che hanno in carico l'intero sistema, tanto importante quanto delicato e ampio, dell'assistenza territoriale. In provincia di Rovigo ne mancano una decina rispetto ai 20 posti disponibili: praticamente la metà dei posti risulta attualmente vacante.
DATI REGIONALI
A dirlo sono i dati riportati negli ultimi bandi regionali: in tutto il Veneto, su 343 posti, 118 sono stati coperti, 223 sono vacanti. E nel dato generale della regione rientrano anche i posti vacanti del Polesine: l'Ulss 5 polesana, su 20 posti banditi, come detto ne ha coperti la metà, mentre altri 10 sono scoperti. I 10 posti assegnati sono riportati in una delibera dell'Ulss 5 firmata dal direttore generale Antonio Compostella lo scorso 10 luglio che ha per oggetto Assegnazione zone carenti medici di medicina generale. Il documento riporta i nomi dei medici assegnatari e le relative aree di competenza individuate come zone carenti.
ZONE CARENTI
Al medico Matteo Borgato è stato affidato l'incarico nella zona comprendente i comuni di Costa di Rovigo, Arquà Polesine, Frassinelle Polesine, Villamarzana e Bosaro, con vincolo di apertura dell'ambulatorio presso il Comune di Arquà Polesine; alla dottoressa Amira Kilzie la zona comprendente i comuni di Costa di Rovigo, Arquà Polesine, Frassinelle Polesine, Villamarzana e Bosaro; alla dottoressa Dobreva Dimitrova Violina la zona comprendente i comuni di Boara Pisani, Rovigo e San Martino di Venezze; alla dottoressa Federica Menon la zona carente che comprende i comuni di Boara Pisani, Rovigo e San Martino di Venezze, al medico Domenico Mazzocchi la zona carente comprendente i comuni di Polesella, Guarda Veneta, Pontecchio Polesine, Crespino e Villanova Marchesana; alla dottoressa Alessandra Salvalaggio la zona dei comuni Adria, Pettorazza Grimani e Papozze, con vincolo di apertura dell'ambulatorio nel comune di Adria; al dottor Luca Sacchetto l'area che comprende i comuni di Adria, Pettorazza Grimani e Papozze; al dottor Stefano Roccato la zona comprendente i comuni di Porto Viro, Loreo e Rosolina, con vincolo di apertura dell'ambulatorio nel comune di Rosolina; al dottor Orlando Grossato la zona comprendente i comuni di Porto Viro, Loreo e Rosolina con vincolo di apertura dell'ambulatorio nel comune di Porto Viro. Infine, il medico Francesco Fattoruso coprirà la zona comprendente i comuni di Porto Viro, Loreo e Rosolina.
MEDICI DI FAMIGLIA
Per quanto riguarda i 10 posti di medico di medicina generale vacanti, la situazione è tutt'altro che rosea: basti pensare ai disagi per gli utenti, specialmente quelli che fanno parte delle fasce più deboli della popolazione come gli anziani o i malati cronici, nel doversi spostare per raggiungere l'ambulatorio più vicino. Nel frattempo, la Regione, su proposta dell'assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, ha avviato mercoledì una profonda riforma delle modalità di erogazione della cure primarie sul territorio che prevede l'istituzione del Team di assistenza primaria composto da almeno quattro medici di medicina generale per un bacino di riferimento indicativo di 8mila assistiti, e prevedendo per ciascun medico componente la possibilità di incrementare il proprio massimale fino a 2mila assistiti in carico. Ogni team avrà una sede di riferimento, ma i medici potranno mantenere i loro studi periferici. «Si tratta ha spiegato Lanzarin di una vera e propria svolta organizzativa, che riforma e migliora l'esperienza delle medicine di gruppo integrate, tenendo conto al contempo dell'esperienza regionale maturata fin qui. Il nostro obiettivo è rendere più semplice l'organizzazione e soprattutto più facile e immediato l'accesso delle persone alla cure primarie».
Elisa Barion
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