Ponti comunali, check-up completo entro due mesi

Lunedì 20 Agosto 2018
Ponti comunali, check-up completo entro due mesi
VIABILITÀ
ROVIGO «Non sussistono situazioni di pericolosità per i ponti di Rovigo». A spiegarlo e a rasserenare gli animi di chi poteva essersi preoccupato negli ultimi giorni, a seguito dei terribili fatti di Genova e della convocazione di una commissione sullo stato di salute dei manufatti cittadini ad opera di Stefano Raule, è il vicesindaco Andrea Bimbatti.
«A Rovigo non ci sono ponti a rischio spiega Bimbatti Eventualmente invito l'Anas a fare un controllo approfondito del ponte sull'Adige lungo la Statale 16, dove ci sono anche delle sbarre piegate e non è certo rassicurante da percorrere per pedoni e ciclisti nella parte a loro riservata».
Il riferimento è al vecchio ponte in ferro tra Boara Pisani e Boara Polesine, di cui ha parlato anche l'assessore ai Lavori Pubblici del piccolo Comune sulla sponda padovana Andrea Gastaldello: «L'ultima manutenzione del ponte sull'Adige risale agli anni Ottanta - ha detto - Spero che l'attenzione del Governo, alla luce della tragedia successa a Genova, si rivolga anche a questa nostra infrastruttura, che presenta numerose criticità».
VERIFICHE SUI PONTI
Tornando a Rovigo, Bimbatti ha poi condiviso il percorso intrapreso dall'assessore Antonio Saccardin per lo studio dei ponti rodigini: «Confermo quanto sta facendo il Comune, con l'investimento di 17 mila euro per esaminare i cinque principali ponti di Rovigo (quello denominato della Fonderia in via Martiri di Belfiore, il Bassanello in viale Porta Po, quello in via Curiel sull'Adigetto, il sottopasso ciclopedonale di viale Amendola, quello in via San Sisto che collega viale Delle Industrie con via Don Milani, ndr) potremo comprendere meglio quali interventi compiere per la manutenzione».
DUE MESI PER LA PERIZIA
In un tempo massimo di 60 giorni l'incaricato, che è stato individuato qualche giorno fa dall'Amministrazione comunale, dovrà effettuare per ogni singolo ponte richiesto un rilievo della struttura, le verifiche e i collaudi statici, la valutazione della capacità portante e dichiarazione di transitabilità, la relazione tecnica con i risultati delle verifiche e il computo metrico ed economico estimativo dei lavori necessari. Solo questo permetterà di capire se e come eventualmente si dovrà agire per la manutenzione. Aldilà di improvvisate Commissioni consiliari, con i relativi costi, in cui discutere di aspetti già affrontati dai tecnici e dagli assessori competenti, lo svolgimento di simili studi tecnici è da considerarsi ben più apprezzabile. Perché un esame approfondito, fatto per tempo da un professionista è in grado di scongiurare la chiusura improvvisa senza preavviso di un cavalcavia, com'è invece accaduto in via Giotto tra Santa Rita e Grignano Polesine.
Alberto Lucchin
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