LA SFIDA
ROVIGO Monica Gambardella, candidata sindaco del centrodestra, dà

Sabato 18 Maggio 2019
LA SFIDA
ROVIGO Monica Gambardella, candidata sindaco del centrodestra, dà forfait al confronto a due richiesto dallo sfidante del centrosinistra Edoardo Gaffeo: «Se il risultato delle urne ci vedrà contenderci il ruolo di primo cittadino, sono certa non mancheranno le occasioni di confronto con Gaffeo, senza fare alcun torto a nessuno». Martedì Gaffeo aveva ha lanciato il guanto di sfida contro la rivale alla poltrona di primo cittadino del capoluogo polesano, per un vis a vis in programma il 23 maggio, appena a tre giorni dal voto. Un confronto che, anche nei confronti pubblici, è stato fortemente rimarcato dal professore e che, proprio ieri, ha successivamente ufficializzato con un invito scritto: «Un'utile occasione di chiarimento su due visioni alternative e contrapposte, quella del centrosinistra che io rappresento e quella della Lega e degli altri partiti di centrodestra che la sostengono, sul tema del lavoro e dello sviluppo, che ritengo una priorità assoluta» ha spiegato Gaffeo nell'invito trasmesso a Gambardella sul tema Come creare lavoro a Rovigo nei prossimi anni. Si sarebbe dovuto trattare di «un sereno e costruttivo confronto» sulle reciproche visioni del lavoro a Rovigo e «su come creare prospettive in questo ambito nei prossimi 5 anni».
Gambardella, però, ha rispedito al mittente la proposta perché «non ritengo rispettoso per gli altri candidati il confronto a due con Gaffeo. Confrontandomi con la coalizione di centrodestra che rappresento, si è valutato di non partecipare al dibattito per rispettare l'impegno e la corsa di tutti gli altri candidati sindaco».
LA PROTESTA
C'è chi si è sentito escluso dalla proposta di Gaffeo rivolta unicamente alla Gambardella, come Silvia Menon che accusa il Pd di ergersi su un piedistallo e offendere l'autonomia di giudizio degli elettori. «Per i confronti a due c'è tempo, nelle due settimane che separano il primo turno dal ballottaggio - spiega la Menon - Io non mi permetterei mai di guardare dall'alto al basso i miei avversari politici, che sono sei: Ezio Conchi, Antonio Saccardin, Marco Venuto, Monica Gambardella, Edoardo Gaffeo e Mattia Maniezzo. Per due di noi la campagna elettorale durerà due settimane di più, ma la decisione spetta ai rodigini e non alla segreteria del Partito Democratico o all'entourage di Gaffeo». Menon lancia un'invettiva nei confronti del Pd: «Sta facendo emergere l'arroganza tipica di una sinistra radical chic che a Rovigo, questa volta, è unita dal timore dell'esclusione. I signori delle tessere si sfidano nelle retrovie, quando fino a un mese fa si accusavano l'un l'altro delle peggiori nefandezze. Ora si nascondono dietro a un docente universitario candidato sindaco, ma basta scorrere le liste per rendersi conto di chi tiene in mano il timone: Nadia Romeo, Graziano Azzalin, Federico Saccardin, Nello Chendi e Matteo Masin, quello che si è rifiutato di dimettersi quando c'era da mandare a casa Massimo Bergamin».
A.Luc.
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