GRANZETTE
ROVIGO La provvidenziale chiamata ai Vigili del Fuoco da parte del

Sabato 9 Novembre 2019
GRANZETTE ROVIGO La provvidenziale chiamata ai Vigili del Fuoco da parte del
GRANZETTE
ROVIGO La provvidenziale chiamata ai Vigili del Fuoco da parte del passeggero di un treno ha salvato la vita all'automobilista rodigino finito ieri con l'auto nell'Adige. Il tempestivo intervento dei pompieri, infatti, è servito a scongiurare una tragedia dopo che il guidatore aveva perso autonomamente il controllo del veicolo e stava per fare una brutta fine nel fiume.
L'ALLARME
Sono le otto della mattina, la pioggia è incessante da ore ma la visibilità è comunque molto buona. Una donna a bordo di un treno sta percorrendo la tratta diretta a Padova, osserva il paesaggio dal finestrino e ha da poco superato la stazione di Rovigo. Arrivata sul ponte sull'Adige assiste a una scena che non avrebbe mai pensato di vedere: un'auto bianca sta scivolando giù dall'argine del fiume finendo nell'acqua. Mantenendo una grande lucidità davanti ad una situazione che alcuni avrebbero dubitato di avere realmente visto, prende il cellulare, chiama i vigili del fuoco e lancia l'allarme. I pompieri arrivano in fretta, sanno che l'Adige in questo periodo di forti piogge è molto carico d'acqua e la corrente è molto veloce. Giunti sul posto scoprono che la passeggera del treno aveva ragione, che c'è realmente una macchina in acqua e che si sta inabissando un po' alla volta.
CORSA CONTRO IL TEMPO
È una Fiat 500 L quella che si sta inabissando nel fiume, il guidatore ha una cinquantina di anni ed è aggrappato al volante nell'abitacolo che si sta pian piano riempiendo di acqua. I pompieri non perdono un attimo, chiamano la Polizia e un'ambulanza, poi si fiondano ad aiutare l'uomo portandolo in salvo sull'argine polesano. Lo shock è stato forte e gli uomini del 118 lo caricano in ambulanza per sottoporlo ad accertamenti medici, ma alla fine se la caverà con nulla di grave.
AUTO RECUPERATA
Per tutta la mattinata i sommozzatori e i vigili del fuoco sono rimasti invece impegnati a cercare la macchina, incagliata sul letto del fiume a diversi metri di distanza da dove era entrata in acqua. Ci sono volute ore per recuperare la 500, durante le quali c'è stata apprensione temendo che a bordo ci potessero essere altre persone che quell'automobilista, in uno stato di shock, poteva non avere raccontato agli agenti. Portato sull'argine, il mezzo risultava fortunatamente vuoto e dopo poco i pompieri hanno potuto togliere l'autogru dalla strada e liberare il passaggio.
ASFALTO VISCIDO
Salvato l'uomo, del quale la Polizia non ha voluto rivelare le generalità per questioni di riservatezza, le forze dell'ordine hanno poi voluto capire come era potuto uscire di strada. A quanto sembra, l'automobilista stava percorrendo via della Fabbrica, una strada che porta a Granzette, giunto all'incrocio con via Lungo Adige, al posto di svoltare è andato dritto, scivolando sull'argine e perdendo definitivamente il controllo del mezzo. L'automobilista è stato davvero abile nel non rimanere intrappolato dentro il mezzo mentre si stava inabissando. Si tratta di una situazione molto pericolosa e salvarsi non è solo una questione di fortuna. Il problema, infatti, è la forza dell'acqua, che, a mano a mano che l'auto affonda, agisce sulle porte e sui finestrini premendoli contro le guarnizioni, rendendone impossibile l'apertura. Certo, quando l'abitacolo si riempie d'acqua la spinta interna equilibra quella esterna e le porte si aprono, ma a quel punto non è detto che sia rimasta aria da respirare. Non è ancora chiaro come abbia fatto a farcela, ma rompere il finestrino e uscire mentre si è travolti dalla violenza della corrente non è una cosa da poco.
Alberto Lucchin
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