Ex zuccherificio incubatore di cultura

Giovedì 18 Aprile 2019
Ex zuccherificio incubatore di cultura
RIQUALIFICAZIONE URBANA
ROVIGO Dall'estrazione del saccarosio dalle barbabietole fino al fermento che produce cultura e sviluppo. È nata ieri mattina La fabbrica dello zucchero, l'associazione che vuole coniugare il passato industriale di Rovigo al presente creativo e a un futuro di progresso. Nella sala Rigolin del CenSer, che ne sarà la sede operativa, è stata presentata la startup che si pone come faro per lo sviluppo delle idee e dell'arte nel territorio.
«Il progetto di una nuova startup culturale ha affermato il presidente Claudio Curina ha iniziato a prendere forma da un bando del febbraio 2018, concretizzato poi nell'agosto dello stesso anno. Sono stati ottenuti fondi dalla Regione, dalla Fondazione Cariparo e dalla Comunità europea per rivitalizzare alcuni spazi del Censer e per creare un centro culturale in un luogo nevralgico delle attività locali: accanto all'università, a incubatori di impresa e di sviluppo tecnologico». La fabbrica dello zucchero ha detto il direttore artistico Claudio Ronda nasce per creare incontro tra diverse personalità creative e tra i giovani, per realizzare collaborazioni e residenze artistiche, per riportare al centro dell'attenzione la Persona, con le sue attitudini, con il suo modo di vedere e interpretare il mondo, per fare comunità e condividere non solo l'immaginario, ma anche la visione del presente e del futuro, per dare una lettura delle trasformazioni che hanno subito i nostri comportamenti».
PROGRAMMA TRIENNALE
È già in cantiere un programma triennale, che fruisca della posizione periferica di Rovigo come di una visione preferenziale, una risorsa, da mettere in relazione e collegare a diversi centri. Saranno utilizzate soprattutto le sale Rigolin, delle Colonne e Bisaglia, che verranno attrezzate e adeguate grazie alle nuove risorse. Giuseppe Toffoli, amministratore del CenSer, Cristiano Corazzari, assessore regionale alla Cultura, e Roberto Saro a nome della Fondazione Cariparo, hanno sottolineato come gli investimenti artistici siano fondamentali per tutto lo sviluppo del territorio, tanto che oggi il 5% del Pil regionale si può riferire ad attività connesse alla cultura.
ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE
«Questa struttura hanno detto assume quindi un valore simbolico per il suo passato industriale, nella convinzione che diventi polo portante del progresso locale, perché la cultura sia in grado di reinterpretarsi e diventare a tutti gli effetti un'impresa. Le risorse stanziate fino a oggi saranno aumentate per migliorare gli spazi in un luogo che ha avuto non pochi problemi economici e di gestione, ma che oggi ospita attività di formazione e innovazione».
L'INAUGURAZIONE
Prima apertura al pubblico il 30 aprile alle 21 con un percorso che mostrerà gli spazi popolati da esibizioni artistiche create per evocare la prima destinazione degli spazi. L'ingresso è libero e avverrà per gruppi; prenotazioni entro il 26 aprile a comunicazione@lafabbricadellozucchero.com. Le attività già programmate proseguiranno ad agosto con un evento inserito nella rassegna Tra ville e giardini; il 28 e 29 settembre con la prima edizione del Festival Tensioni, creato per indagare la possibilità di generare cambiamenti; a luglio non potrà mancare il festival Deltablues con tre serate di musica. A novembre inizierà la rassegna Cinecolonne con proiezioni per il pubblico e per le scolaresche; sarà anche ricordata la giornata contro la violenza sulle donne; a dicembre ci sarà il concerto gospel con un workshop dedicato. Spazio poi alla predisposizione di una sala prove per i giovani e alla nascita di laboratori di formazione didattica e professionale. Per informazioni da ieri è attivo il sito internet www.lafabbricadellozucchero.com.
Sofia Teresa Bisi
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