Grazie al personale medico con pizze, fiori e messaggi

Sabato 28 Marzo 2020
Grazie al personale medico con pizze, fiori e messaggi
ABBRACCIO SOLIDALE
ROVIGO Le pizze, i fiori, i messaggi, le lettere, le donazioni. La comunità locale si stringe intorno al personale medico e sanitario dell'Ospedale di Rovigo e, ognuno con i propri mezzi e secondo le proprie possibilità. mostra affetto, gratitudine e riconoscenza per il prezioso lavoro che svolge quotidianamente. Da lunedì scorso, arrivano, ogni sera, al Pronto Soccorso, 10 pizze, distribuite poi nei diversi reparti. Le consegnano i fattorini di Speedy Pizza. Riprendono il loro motorino e tornano alla base, per continuare a lavorare e a rendere servizio al resto della città.
L'INIZIATIVA
La pizzeria Mucho Gusto ne ha fatte arrivare 20, ieri sera, e vorrebbe rendere l'appuntamento settimanale. Entrambi gli esercizi commerciali hanno preso contatti con i responsabili dell'Ospedale prima di effettuare le consegne, perchè, in primis, è importante coordinarsi e non creare difficoltà al lavoro medico e alla complessa situazione che stanno vivendo tutti gli operatori, in prima linea, nella guerra contro il Covid-19. Nessuna pubblicità, solo il voler essere utili e mostrare la propria vicinanza a chi fa turni molto lunghi, è sottoposto a forti stress e cerca di assicurare la salute di tutti i malati, contro un nemico subdolo insinuatosi tra i reparti, che, ad ora, non ha però fermato la solidarietà tra le persone.
«Mia madre mi ha sempre detto che finché siamo vivi dobbiamo aiutarci - racconta Consuelo, di Mucho Gusto - Con mio marito abbiamo chiesto come fare ai ragazzi della piattaforma Rovirus e abbiamo creato il contatto per arrivare al reparto di pneumologia, rispettando tutte le indicazioni per tutelare la salute di chiunque. I medici e gli infermieri stanno facendo molto per noi, e noi, rispondiamo con quello che sappiamo fare: il nostro lavoro, offrendolo per donare un pasto caldo e qualche piccolo momento di pausa, tra una emergenza e l'altra».
I GESTORI
Mattia, di Speedy Pizza, spiega che l'idea della titolare Rita Giacobbe è stata subito accolta con orgoglio dai dipendenti: «È il minimo che possiamo fare, renderci utili e dimostrare la nostra gratitudine, mediante il nostro lavoro». Gesti apprezzati da chi, al fronte, ci vive e preferisce l'anonimato per raccontare le difficoltà di ogni giorno: «Lo stress psicologico a cui siamo sottoposti, come persone e professionisti, è molto alto. Ci sono colleghi che da settimane non vedono le famiglie o non possono abbracciare i loro figli, vivono in seconde case o in stanze separate, senza pranzare o cenare insieme alle famiglie, hanno mille accortezze quando entrano ed escono dai reparti e dalle zone più critiche, vivendo con il timore costante di portare il virus a casa o viceversa - spiega il dottore, impegnato a Rovigo - Sentire le persone vicine a noi, in questo momento, non può che darci forza e coraggio. Ci rincuora».
VICINANZA
«Sono gesti che apprezziamo molto - aggiunge il dottore -. Ma non siamo degli eroi: facciamo il nostro lavoro, come lo facevamo prima e cerchiamo di dare il massimo, in una sfida contro una malattia che non conosciamo, perché non ci sono ancora studi epistemologici in materia, e contro un virus che fa paura, a chiunque. - afferma il professionista - Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro dimostrano il loro affetto, in ogni modo e con qualsiasi gesto, ma il regalo più grande che ci dobbiamo fare, gli uni con gli altri è stare a casa e seguire le indicazioni dettate dal ministero della Salute. A oggi, le uniche armi che possiamo mettere in campo, tutti insieme, contro il CoronaVirus sono queste. Continuiamo tutti a rispettarle e vinceremo, insieme, questa complicata battaglia».
Alice Sponton
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