IMMIGRAZIONE
ROVIGO Una giornata intera, riservata alla tematica del lavoro migrante, è in programma domani, dalle 9 alle 17, nell'aula magna del Centro universitario. Immigrazione e occupazione tra opportunità e realtà è il titolo del convegno organizzato dalla Cgil tramite Dario Pitacco, responsabile dell'Ufficio immigrazione.
IL PESO ECONOMICO
L'analisi del lavoro migrante in Veneto evidenzia come questi sia regolare, retribuito e responsabile. Sono 240mila gli occupati stranieri, che producono un decimo del Pil regionale, vale a dire 13,8 miliardi di euro, e versano 774 milioni di Irpef, gestendo oltre 47mila imprese. Questi dati dimostrano come l'incidenza degli stranieri occupati in Veneto sia più alta rispetto alla media nazionale di 8,9%.
Sul fronte fiscale, i contribuenti nati all'estero rappresentano l'undici per cento dei contribuenti in regione. Il differenziale di reddito medio tra nati in Italia e nati all'estero è di 7.940 euro.
In crescita anche l'imprenditoria: gli imprenditori nati all'estero sono 58.939, in aumento del 2,4%. Le imprese condotte da nati all'estero sono il 9,7% del totale. Negli ultimi cinque anni sono aumentate del 19%, mentre le italiane sono diminuite del 5,2%.
LE PRESENZE
Gli immigrati sono in calo, ma più integrati. In totale sono 485mila, pari al 9,9% della popolazione. L'incidenza è nettamente più alta rispetto alla media nazionale (8,3%). Tuttavia, mentre in Italia il numero complessivo aumenta (più 0,4%), in Veneto si registra un calo (meno 2,5%), he però dipende anche dall'aumento delle acquisizioni di cittadinanza italiana: quasi 30mila in Veneto.
Le principali nazionalità sono quelle presenti in Italia dagli anni Novanta: un quarto degli immigrati viene dalla Romania (24,6%, quasi 120mila unità), seguono Marocco (46mila), Moldavia e Albania (entrambe con circa 35mila residenti). Tra i Paesi dell'Est prevalgono le donne, segno dell'importanza del fenomeno badanti.
L'INCONTRO
L'iniziativa di venerdì si inserisce all'interno del progetto Skills2Work, condotto da OimM2 e co-finanziato dal fondo Fami dell'Unione europea. Partner dell'incontro sono cooperativa Porto Alegre di Rovigo, ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Fondazione Leone Moressa, Veneto Lavoro e Umana Spa.
Marco Scarazzatti
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Una giornata intera, riservata alla tematica del lavoro migrante, è in programma domani, dalle 9 alle 17, nell'aula magna del Centro universitario. Immigrazione e occupazione tra opportunità e realtà è il titolo del convegno organizzato dalla Cgil tramite Dario Pitacco, responsabile dell'Ufficio immigrazione.
IL PESO ECONOMICO
L'analisi del lavoro migrante in Veneto evidenzia come questi sia regolare, retribuito e responsabile. Sono 240mila gli occupati stranieri, che producono un decimo del Pil regionale, vale a dire 13,8 miliardi di euro, e versano 774 milioni di Irpef, gestendo oltre 47mila imprese. Questi dati dimostrano come l'incidenza degli stranieri occupati in Veneto sia più alta rispetto alla media nazionale di 8,9%.
Sul fronte fiscale, i contribuenti nati all'estero rappresentano l'undici per cento dei contribuenti in regione. Il differenziale di reddito medio tra nati in Italia e nati all'estero è di 7.940 euro.
In crescita anche l'imprenditoria: gli imprenditori nati all'estero sono 58.939, in aumento del 2,4%. Le imprese condotte da nati all'estero sono il 9,7% del totale. Negli ultimi cinque anni sono aumentate del 19%, mentre le italiane sono diminuite del 5,2%.
LE PRESENZE
Gli immigrati sono in calo, ma più integrati. In totale sono 485mila, pari al 9,9% della popolazione. L'incidenza è nettamente più alta rispetto alla media nazionale (8,3%). Tuttavia, mentre in Italia il numero complessivo aumenta (più 0,4%), in Veneto si registra un calo (meno 2,5%), he però dipende anche dall'aumento delle acquisizioni di cittadinanza italiana: quasi 30mila in Veneto.
Le principali nazionalità sono quelle presenti in Italia dagli anni Novanta: un quarto degli immigrati viene dalla Romania (24,6%, quasi 120mila unità), seguono Marocco (46mila), Moldavia e Albania (entrambe con circa 35mila residenti). Tra i Paesi dell'Est prevalgono le donne, segno dell'importanza del fenomeno badanti.
L'INCONTRO
L'iniziativa di venerdì si inserisce all'interno del progetto Skills2Work, condotto da OimM2 e co-finanziato dal fondo Fami dell'Unione europea. Partner dell'incontro sono cooperativa Porto Alegre di Rovigo, ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Fondazione Leone Moressa, Veneto Lavoro e Umana Spa.
Marco Scarazzatti
