Fedeli di San Pio X divisi sul cambio di don Rossano

Domenica 19 Agosto 2018
Fedeli di San Pio X divisi sul cambio di don Rossano
SAN PIO X
ROVIGO Vive pressoché spaccata in due queste calde ore d'agosto la comunità parrocchiale di San Pio X, dopo la notizia dei giorni scorsi dell'addio di don Rossano Marangoni, destinato a Corbola e che sarà sostituito da don Guido Lucchiari, già parroco di Santa Maria Maddalena, nel generale piano di riordino della diocesi, con un totale di ventisette parrocchie interessate agli spostamenti voluti dal vescovo, monsignor Pierantonio Pavanello.
DELUSIONE
Una parte dei fedeli aveva affidato nei giorni scorsi a una lettera tutta la preoccupazione e contrarietà allo spostamento, chiedendo a gran voce appunto al vescovo di cambiare idea e annullare il provvedimento. La stessa parte che ieri ha preferito restare in silenzio, motivando con il fatto che il quartiere sta vivendo un momento di acque agitate, con una fazione sì contraria e un'altra che comunque vede nella decisione di monsignor Pavanello, tra l'altro ampiamente motivata sulle stesse colonne del giornale e nei mesi scorsi con incontri, lettere e i mezzi di informazione ufficiali della Curia, il normale iter previsto per la maggior parte dei sacerdoti.
D'altronde, al Vescovado ci si trova a far fronte a cinque sostituzioni forzate per limiti di età e alla sempre più pressante mancanza di vocazioni, dimostrandosi così come già in passato, progressista nel ripensare le varie unità pastorali in un'ottica futura e non soltanto a breve termine.
VOCI CONTRARIE
Se da una parte si preferisce il silenzio, anche per non alimentare già palpabili tensioni, c'è chi dal lato opposto ha pensato comunque di rispondere.
«Il trasferimento era stato programmato da tempo dal vescovo con il coinvolgimento del parroco stesso», attacca Gino Furini, che è coordinatore provinciale Age, l'associazione italiana dei genitori di Rovigo, che nell'occasione spiega di parlare a nome della maggioranza dei cantori della corale, dei componenti del consiglio pastorale, dei catechisti e degli animatori di San Pio X.
SCELTE SBAGLIATE
«Chi ha protestato non si è reso conto di gettare discredito sullo stesso don Rossano - riprende Furini - danneggiando i meriti avuti negli anni di sua permanenza. Ogni parrocchia è cellula della chiesa ed è viva e sana quando è unita cuore a cuore con il suo vescovo, pertanto ribadiamo che il trasferimento di un parroco è un fatto ordinario, che va vissuto da tutti con serenità e avviene sempre dopo un dialogo collaborativo. Non si tratta certo di una punizione o di un premio».
Allo stesso tempo, si invita alla calma e ad attendere l'arrivo del nuovo parroco prima di giudicarne l'operato, come d'altronde già sollecitato dallo stesso don Marangoni. La lunga estate della parrocchia di San Pio X sembra, tuttavia, appena iniziata.
Andrea Gardina
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