ECONOMIA
ROVIGO In appena un anno la produzione di mais in Polesine è crollata

Venerdì 23 Marzo 2018
ECONOMIA
ROVIGO In appena un anno la produzione di mais in Polesine è crollata del 17,8%: a dirlo sono dati Istat. Un trend, quello polesano, in linea con le altre province del Veneto e non dissimile dal resto del Paese. Le produzioni di mais in Italia sono infatti ovunque in calo e il 2017 è stato uno dei peggiori degli ultimi anni, con una diminuzione generale delle rese di oltre l'11%.
RACCOLTI IN CALO
Basti pensare che in provincia di Rovigo nel 2016 la resa di mais è stata di circa tre milioni e mezzo di quintali di raccolto, per poi scendere nel 2017 a 2.950.000: oltre mezzo milione di quintali di granturco è andato perso, il decremento più alto in Veneto dopo quello di Padova.
CAMBIAMENTI CLIMATICI
All'origine di questa situazione allarmante, dicono gli esperti, ci sono i cambiamenti climatici che hanno portato prima una primavera fredda e poi un'estate particolarmente calda e poco piovosa. In queste condizioni le colture subiscono enormi stress e diventano più vulnerabili agli attacchi di funghi che favoriscono lo sviluppo di fumonisine e Don, le principali tossine tra quelle che contaminano il mais della pianura Padana, in grado di compromettere irrimediabilmente qualità e competitività della filiera. Secondo il Crea di Bergamo, il 27% del mais italiano contiene una concentrazione di fumonisine superiore alla soglia critica di riferimento. Tra i settori maggiormente colpiti c'è anche la suinicoltura: il mais infatti è il principale ingrediente nella dieta dei maiali. Insomma la crisi del formenton sta mettendo a dura prova interi comparti.
CENTRO DI RICERCA
Una soluzione al problema è stata proposta dal centro di ricerca Kws di Monselice che in collaborazione con l'Università di Padova ha dato vita a un lavoro di sperimentazione, durato tre anni, che ha permesso di certificare per la prima volta a livello europeo quali sono le varietà di mais più tolleranti a queste tossine. Inoculando diversi funghi nelle spighe di mais, l'equipe di ricerca guidato dal professor Roberto Causin ha potuto valutare con precisione la reazione delle piante e identificare gli ibridi che in un arco temporale di più anni hanno dimostrato maggiore resistenza agli stress tipici dell'ambiente di coltivazione italiano. Sono quattro le varietà che hanno ottenuto la certificazione MyControl per la loro tolleranza assoluta nei confronti del Don e per una buona tolleranza alle fumonisine rispetto ad altre varietà tra le più coltivate in Italia. In altre parole, spiega Giuseppe Carli, manager di Kws Italia, «agricoltori e allevatori saranno in grado di scegliere un seme in grado di salvaguardare la resa e garantire una produzione sana».
Marco Bellinello
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