Ecoambiente: «Subito il via alla fusione con il Consorzio»

Sabato 14 Dicembre 2019
MUNICIPALIZZATE
ROVIGO «Siamo convinti che la soluzione della fusione fra Ecoambiente e Consorzio Rsu, ultimo passo per completare un lungo e tortuoso percorso, sia la migliore sotto ogni punto di vista e che sia una strada perfettamente legittima oltre che la più conveniente per i Comuni». A ribadirlo è il consiglio di amministrazione di Ecoambiente, rimarcando come «tutti, amministratori di ogni colore politico, organizzazioni sindacali, tecnici e istituzioni, sono uniti e concordi come forse mai negli ultimi tempi era avvenuto nelle vicende relative ai rifiuti in Polesine. Tutti tranne uno. E sorprende che chi oggi mette in discussione il percorso di fusione sia la stessa persona che l'ha ideato e avviato con il precedente consiglio di amministrazione di Ecoambiente».
ULTIMATUM DEL PREFETTO
Senza il completamento del percorso che deve portare alla scomparsa del Consorzio Rsu facendo diventare i Comuni direttamente soci di Ecoambiente, mentre ora lo sono, appunto, per il tramite del Consorzio, a parte Rovigo che lo è anche come socio diretto con il 38% delle quote, il futuro dell'azienda appare incerto. Non a caso martedì il Prefetto Maddalena de Luca ha raccolto l'invito preoccupato dei sindacati, convocando un apposito tavolo, durante il quale è emersa la netta contrapposizione fra la quasi totalità dei presenti ed il commissario liquidatore del Consorzio Rsu Pierluigi Tugnolo.
Il cda di Ecoambiente attacca: «È sempre la stessa persona che, da anni e anni, da liquidatore del Consorzio Rsu, invece di lavorare per liquidare il Consorzio Rsu, appare voler interpretare il ruolo di gestore unico dei rifiuti in Polesine, rischiando di portare, in questo modo, alla liquidazione di Ecoambiente». L'amministratore delegato Giancarlo Lovisari, il presidente Marco Trombini e la consigliera Michela Bacchiega si dicono «disponibili a presentare immediate dimissioni, pur certi che la questione sollevata sulla nostra nomina sia solo strumentale, nel momento in cui il commissario liquidatore del Consorzio Rsu, portando a termine il compito per il quale è stato nominato e accantonando sterili pretesti, si dimostrasse coerente con se stesso. Portando a termine l'operazione più corretta, condivisa con il precedente consiglio di amministrazione e con i sindaci: la cosiddetta fusione inversa, ovvero l'incorporazione del Consorzio Rsu in Ecoambiente».
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