«È presto per gli effetti della presenza degli studenti in centro, ma verranno»

Martedì 19 Novembre 2019
«È presto per gli effetti della presenza degli studenti in centro, ma verranno»
COMUNE
ROVIGO Il bilancio dei primi due mesi dell'università in centro per l'amministrazione comunale è senz'altro in positivo. «La cittadinanza - spiega l'assessore alla Cultura Roberto Tovo - ha dimostrato parecchio entusiasmo nei confronti, in particolare, della riapertura di Palazzo Angeli. I lavori di restauro dello storico edificio andavano avanti da diversi anni, i rodigini speravano ormai da tanto tempo nella riqualificazione dell'antico palazzo del Corso. Ce ne siamo accorti dal numero di visite effettuate, anche durante la fiera d'ottobre, alla nuova sede del Cur. Da settembre a oggi, infatti, anche chi non frequenta l'università si sofferma davanti ai cancelli di Palazzo Angeli e più di qualcuno, spinto dalla curiosità, entra all'interno dell'edificio per ammirare l'eccellente restauro messo a punto per accogliere la nuova sede dell'Università di Ferrara».
Troppo prematuro, invece, secondo l'amministrazione, capire se ci siano stati, da settembre a oggi, risvolti economici positivi per le attività e le imprese del centro storico. Ogni giorno, infatti, circa 300 studenti frequentano le lezioni del corso di Giurisprudenza che si svolgono a Palazzo Angeli, un via vai di giovani che popolano soprattutto i bar e i ristoranti per la pausa pranzo. Senza contare gli studenti che provengono da fuori provincia interessati ad affittare camere e appartamenti per trasferirsi in città, durante tutto il periodo degli studi universitari. «È troppo presto per vedere gli effetti concreti che l'università apporta alla città e in particolare al centro storico - spiega Tovo, che è stato anche presidente del Cur - siamo ancora in una fase in cui gli studenti stanno pian piano prendendo confidenza con il capoluogo che li ospita e allo stesso tempo, il tessuto economico del centro sta cercando di inquadrare il tipo di domanda per riuscire a dare un'offerta in grado di soddisfare le esigenze dei nuovi fruitori dei servizi del centro».
CAPIRE LE NECESSITÀ
Secondo la sua esperienza, continua l'assessore alla Cultura e docente, «proprio come è accaduto a Ferrara, quando l'università arrivò in città, i primi frutti si raccoglieranno con il tempo. Per il momento è ancora difficile parlare di crescita economica del centro storico».
La città, in pratica, deve ancora capire di quali tipi di servizi necessita l'arrivo di un ateneo in un centro storico. «Se chiediamo in questo momento - fa notare Tovo - a un esercente di Rovigo se lavora di più grazie all'arrivo dell'università a Palazzo Angeli, la risposta potrebbe essere negativa. È normale sia così, in quanto è davvero troppo prematuro per parlare di effetti positivi. La stessa cosa potrebbe anche accadere tra un anno. Serve un certo periodo di tempo per parlare di città universitaria, ci deve essere uno sviluppo di domanda e offerta dei servizi che gravitano intorno agli studenti che studiano e si trasferiscono in una città per studiare».
Una cosa è certa, conclude l'assessore: «La visita della presidente del Senato voluta dall'Aaeneo di Ferrara nella nuova sede di Palazzo Angeli, dimostra la volontà e l'interesse dell'unievrsità ferrarese nel dare lustro alla sede del Cur di Rovigo. Con questi presupposti, il capoluogo ha sicuramente uno slancio in più per diventare presto una città a misura di studente proprio come Ferrara».
Roberta Merlin
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