«Due o tre sanzioni in media al giorno soprattutto per violazioni del coprifuoco»

Venerdì 4 Dicembre 2020
«Due o tre sanzioni in media al giorno soprattutto per violazioni del coprifuoco»
I CONTROLLI
ROVIGO La maggioranza delle sanzioni elevate dalle forze dell'ordine nell'ambito dei controlli anti-Covid riguardano la violazione del coprifuoco. Gente in giro in piena notte, senza un valido motivo, beccata durante i controlli delle forze dell'ordine e che non ha saputo giustificare il mancato rispetto della una normativa nazionale imposta con l'obiettivo di limitare la diffusione di un virus che in nove mesi ha fatto oltre 80 vittime in Polesine. Lo ha rivelato il prefetto Maddalena De Luca, aggiungendo che «negli scorsi giorni, incluso il weekend, sono state elevate mediamente due o tre sanzioni al giorno a Rovigo e in provincia. Nella stragrande maggioranza dei casi si è trattato di violazioni del coprifuoco. Sono numeri ridotti, di questo sono contenta, ma ci sono sanzioni anche per la violazione dei dispositivi di protezione, molti meno, e anche alcune comminate a qualche esercizio commerciale perché non aveva rispettato le disposizioni governative».
IL NUOVO DPCM
Con l'avvio da oggi del nuovo Dpcm, che proroga le limitazioni anti-Covid fino al 2021 inoltrato, coprendo così un periodo ben maggiore rispetto ai 30 giorni cui ci si era abituati in questi mesi, e impone ulteriori restrizioni per il periodo natalizio, ieri è stata una giornata frenetica in via Celio. Il prefetto, fin dalla mattina, è stata impegnata in colloqui e intense riunioni per approfondire la nuova normativa straordinaria. Nel pomeriggio, poi, c'è stato il cosiddetto aggiornamento Covid con le autorità sanitarie locali, seguito alle 17 dal Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica con le forze dell'ordine, il presidente della Provincia Ivan Dall'Ara e l'assessore alla Sicurezza del capoluogo Patrizio Bernardinello. Il prefetto ha spiegato che per questo weekend i controlli, che sino ad ora hanno visto elevare parecchie sanzioni, anche se ben meno di quanto ci si potesse aspettare, «non subiranno modifiche rispetto a quanto visto in precedenza: saranno intensi e mirati».
SPOSTAMENTI LIMITATI
Sulle limitazioni agli spostamenti a Natale, poi, De Luca è stata lungimirante, dicendo già a metà novembre che «pensare a una libertà di movimento come quella vista in estate significherebbe innescare un ulteriore innalzamento dei contagi. Non ci possiamo aspettare niente di diverso. Sarà quindi un natale in famiglia fatto in una forma più ristretta». Per quanto riguarda il trasporto di linea per le fasce orarie scolastiche, argomento del quale a Roma si discute da giorni, De Luca ha spiegato che «al momento non ci sono novità. C'è questa ipotesi di coordinarlo, ma non abbiamo ricevuto indicazioni specifiche». Il rientro a scuola a questo punto è previsto a gennaio, dopo la pausa invernale delle lezioni, ma l'ipotesi di riorganizzare i trasporti per gli studenti degli istituti superiori è stata inserita all'interno di una norma scritta a quattro mani dal ministero dell'Istruzione e da quello dell'Interno, con l'obiettivo di velocizzare gli iter ed usare una mano più imparziale. In questo modo, verrebbe così affidata ai rappresentanti territoriali del Governo l'onere ed onore di mettere d'accordo aziende di trasporto locali, dirigenti scolastici e sindaci, affinché i rientri a scuola siano gestiti senza assembramenti anche sui mezzi di trasporto pubblico. Un tema che ha suscitato numerose polemiche ad ottobre, prima dell'inizio della fase critica della cosiddetta seconda fase.
Alberto Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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