Droga e prostituzione in Toscana Arrestato un albanese polesano

Martedì 17 Luglio 2018
L'INDAGINE
ROVIGO Era a Rovigo uno dei componenti della banda composta da italiani, romeni e albanesi al centro di un giro di sfruttamento della prostituzione, di spaccio di cocaina e di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina tramite matrimoni fittizi, ma che si sarebbe macchiata anche di furti, estorsioni e una tentata rapina.
GLI ARRESTI
Fra le cinque misure emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lucca Antonia Aracri, quattro custodie cautelari in carcere e una ai domiciliari, anche quella nei confronti del 31enne albanese Dashnor Ilnica, arrestato sabato dalla Squadra mobile rodigina, ritenuto responsabile in concorso dello sfruttamento della prostituzione. In carcere sono finiti anche l'albanese Gentian Bregu, 35 anni; il romeno Romeo Costel Iordache, 28 anni, già nella casa circondariale di Lucca per altri reati; l'albanese Idriz Merdita, 28 anni, espulso dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera. Agli arresti domiciliari, invece, la 33enne viareggina Pamela Balsamo, unica donna della banda. Era lei, secondo l'accusa, a scegliere le ragazze costrette a prostituirsi e stabilirne il giusto prezzo.
IL SISTEMA
Una tratta di schiave che ha coinvolto una decina di donne, tra i 20 e i 40 anni, vendute in Romania dai padri. Le indagini sono partite il 5 giugno di un anno fa, dopo il rogo, innescato da un molotov, del container abitato da una famiglia Rom, al confine tra Viareggio e Massarosa, sulla costa toscana. Un giovane della famiglia Iordache riportò ustioni con una prognosi di una settimana. Un tentato omicidio che ha portato all'arresto di Cosmin Novacovic. La faida ha visto le due famiglie rivolgersi alla giustizia Rom, affidata a un collegio di anziani, per determinare il risarcimento. Dalle indagini è emerso che il fratello dell'uomo ferito nell'incendio, Romeo Costel Iordache, insieme a Bregu, acquistava ragazze in Romania per destinarle alla prostituzione in Versilia. Iordache è accusato anche di aver convinto una delle vittime a celebrare un falso matrimonio con un marocchino per favorirne l'ingresso in Italia. Nella selezione delle lucciole, Iordache era consigliato dalla Balsamo, ex compagna di Merdita, ritenuta responsabile di vari reati come lo spaccio, anche una tentata rapina e un'estorsione, quest'ultima ai danni di un giovane acquirente di cocaina che tardava nel pagare. Lei stessa avrebbe contratto un finto matrimonio con un tunisino per fargli ottenere il permesso di soggiorno, incassando seimila euro.
F.Cam.
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