Donatoni, un ricordo vivo

Giovedì 18 Ottobre 2018
Donatoni, un ricordo vivo
QUESTURA
ROVIGO Un ricordo che non si affievolisce a un rito che continua a sollevare domande e riflessioni. Sono ormai passati 21 anni dalla morte, del 32enne ispettore del Nucleo operativo centrale di sicurezza Samuele Donatoni, originario di Canaro, colpito e ucciso durante una sparatoria in Abruzzo, a Riofreddo, durante un agguato notturno teso ai rapitori dell'imprenditore bresciano Giuseppe Soffiantini, spentosi lo scorso marzo. Una ferita ancora aperta, a tanti anni di distanza, anche sul piano giudiziario. Come ogni 17 di ottobre, anniversario della scomparsa di Donatoni, anche ieri, gli è stato reso omaggio con la deposizione di una corona d'alloro al monumento ai caduti della polizia, affiancata dalla grande lapide di marmo bianco a fianco della scalinata d'ingresso della Questura, dove si riporta la motivazione della medaglia d'oro al valor civile, che nel 1998 il presidente della Repubblica ha conferito all'ispettore del Nocs caduto in servizio.
Alla cerimonia in ricordo della tragedia hanno preso parte i familiari di Donatoni e le autorità militari e civili, mentre alla messa in suffragio celebrata dal cappellano della polizia don Gianni Vettorello, ha partecipato anche una delegazione di bambini che frequentano la scuola elementare intitolata all'ispettore polesano.
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