Denuncia i poliziotti e si ritrova condannato

Sabato 26 Maggio 2018
POLIZIA
ROVIGO Un controllo turbolento in stazione, con un marocchino a dir poco restio a seguire gli agenti della Polfer in ufficio per l'identificazione, tanto da venire denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Due giorni dopo è stato lo stesso marocchino a presentarsi dai carabinieri con un referto medico per denunciare i due poliziotti, dichiarando che uno lo avrebbe spintonato facendolo cadere a terra e sbattere la testa sul pavimento, colpendolo poi con un pugno allo zigomo sinistro e immobilizzandolo con un piede sul collo, mentre l'altro lo avrebbe ammanettato. Tutto risale al luglio 2012 e questa denuncia è costata ad Aziz Nouhi, 25enne marocchino, di fatto senza fissa dimora anche se domiciliato in provincia di Palermo, un processo per calunnia che si è concluso con la condanna, letta dal giudice Laura Contini, a una pena di due anni, sospesi con la condizionale. La calunnia è un reato che prevede pene severe che possono arrivare fino a 12 anni. Il minimo previsto dal codice sono i due anni. Secondo la ricostruzione accusatoria, il nordafricano non avrebbe subito alcuna lesione, ma avrebbe opposto volontariamente resistenza, dimenandosi e poi gettandosi a terra per non farsi immobilizzare dagli agenti che, si legge nel capo d'imputazione, «intendevano far cessare il suo stato d'ira». Seppur difensore d'ufficio, l'avvocato Federico Donegatti è stato battagliero, cercando di far valere il referto in cui si attesterebbero lesioni, seppur lievi, del suo assistito.
F.Cam.
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