Dall'autunno diesel Euro 3 a rischio

Venerdì 24 Maggio 2019
INQUINAMENTO
ROVIGO Questo maggio atipico, più consono al clima della primavera britannica fatta di vento ed acquazzoni che delle più miti lande Polesine, ha abbattuto i livelli di smog del capoluogo. I livelli di polveri sottili oscillano tra i 15 e i 20 microgrammi per metro cubo d'aria, lasciando solo un ricordo dell'inquinamento quasi persistente dello scorso inverno, quando i valori erano quasi il doppio del livello massimo consentito (50 microgrammi). In questa situazione non si è reso necessario un intervento da parte del commissario straordinario Nicola Izzo, che al suo arrivo a febbraio aveva invece valutato l'adozione di misure volte a ridurre la quantità di smog rodigino. Pareva potessero essere ampliate a tutto l'anno le misure attive in inverno, ovvero lo stop alla circolazione dei veicoli Euro 3 alimentati a gasolio o delle caldaie più vecchie ed inquinanti. A questo punto, tutto è nelle mani di chi arriverà a Palazzo Nodari dal 27 maggio (il 9 giugno in caso di ballottaggio), quando, come da abitudine ad ottobre, viene emanata l'ordinanza antinquinamento, sviluppata secondo le linee guida ministeriali e della Regione Veneto. Una cosa di cui il prossimo sindaco dovrà tenere conto è che Rovigo è la seconda città più inquinata d'Italia, superata solo dalla più grande Torino.
A.Luc.
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