CULTURA
ROVIGO Il 2020 a Rovigo sarà un anno all'insegna della cultura e

Sabato 4 Gennaio 2020
CULTURA ROVIGO Il 2020 a Rovigo sarà un anno all'insegna della cultura e
CULTURA
ROVIGO Il 2020 a Rovigo sarà un anno all'insegna della cultura e degli eventi. L'assessorato guidato dal vicesindaco Roberto Tovo (nella foto) è al lavoro infatti sull'organizzazione di un calendario unico degli eventi, pensato per evitare sovrapposizioni e realizzare sinergie. Il calendario unico permetterebbe alle diverse iniziative culturali di utilizzare gli stessi canali di promozione e di evitare che eventi simili inseriti nello stesso periodo finiscano per oscurarsi a vicenda. Inoltre, un unico calendario realizza le condizioni, per i principali attori della cultura e degli eventi in città, di lavorare insieme condividendo impegno e collaborazione. Sinergie come il debutto della stagione lirica al Teatro Sociale con Madama Butterfly, in sintonia con la mostra sul Giapponismo a palazzo Roverella, saranno sempre più delle costanti nella programmazione.
PROGETTI CONDIVISI
Proprio per le possibili intese sugli eventi da mettere in calendario, in modo da rafforzare l'offerta culturale e valorizzare il patrimonio artistico del territorio, pochi mesi fa il sindaco Gaffeo aveva accennato a un progetto, per la prima metà del 2020, condiviso con la Fondazione della Cassa di risparmio di Padova e Rovigo. Fondazione che lo scorso 29 novembre, ha visto chiudersi il bando Eventi culturali: ora è in fase di valutazione, e mette a disposizione un importo di 1 milione di euro per le iniziative dei soggetti senza fini di lucro che abbiano un'esperienza almeno triennale nell'ambito delle attività culturali, e che per accedere alle risorse messe a disposizione dalla Fondazione sono chiamati a cofinanziare almeno il 40% di festival, convegni, manifestazioni o rassegne.
FONDI DEL GAL
Alla pari del Comune di Padova, in quanto capoluogo, dal bando Eventi culturali è escluso anche il Comune di Rovigo, che invece è in attesa degli esiti della selezione di un bando Gal al quale ha partecipato, per la valorizzazione dei beni culturali del territorio. Tra questi c'è anche la Torre Donà, dopo che si sono conclusi i lavori interni finalizzati a renderla visitabile al pubblico. Nel 2020, in particolare, ricorre l'anniversario dei 1.100 anni di un documento fondamentale per la storia polesana: la bolla pontificia del 920 con la quale papa Giovanni X diede al vescovo Paolo l'autorizzazione a erigere a Rovigo un castello, che portò l'allora Villa Rodigo a diventare una fortezza, cambiando volto dall'oscuro centro rurale che comprendeva un complesso di poderi ed edifici muniti di cinta muraria. Il vescovo Paolo, con una petizione al pontefice, richiese la concessione di un vasto territorio nella zona mediopolesana per costruire un castello nel luogo denominato Rodige, che diventò presidio per la diocesi e rifugio del vescovo dopo che gli Ungari all'inizio del X secolo s'erano spinti fino a Loreo e avevano invaso Adria, distruggendo la cattedrale. La concessione fu accordata dal pontefice, a condizione però che oltre al castello fosse ricostruita la cattedrale di Adria.
N.Ast.
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