Crac Popolari, sportello per gli azzerati

Sabato 17 Febbraio 2018
Crac Popolari, sportello per gli azzerati
ROVINATI
ROVIGO Sono 2.600 i casi di azzerati polesani, ex correntisti di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza che si sono ritrovati con i conti correnti vuoti, o quasi, a causa del crac delle popolari venete. Di questi, 30-35 si sono già mossi per denunciare la propria storia. Si tratta di piccoli risparmiatori, il cui capitale depositato in banca va dai 10mila ai 50mila euro. In loro soccorso, da giovedì prossimo, dalle 14.30 alle 17.30 ci sarà un nuovo servizio di ascolto e tutela per verificare se c'è la possibilità di poter recuperare almeno parte dei risparmi. Apre infatti i battenti a Rovigo uno sportello dedicato a quei correntisti polesani di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, grazie alla convenzione, presentata nella sede Acli di via della Pace 67, tra Movimento Consumatori di Rovigo e Confconsumatori Ferrara.
«Andiamo ad aggiungere un altro importante tassello, verso tutti quelli che sono i servizi che già offriamo alla nostra utenza - ha affermato il presidente provinciale delle Acli, Luca Gianesella - Con l'apertura del nuovo sportello, utile ad aprire eventuali controversie da parte dei correntisti delle due banche venete fallite, ci mettiamo a disposizione come punto di riferimento per le istanze da girare poi a Confconsumatori e Movimento Consumatori. E' molto importante fare rete, per poter arrivare al risultato finale».
Il consigliere nazionale del Movimento Consumatori Giorgio Sprocati, ha posto l'accento di come sia la prima volta che si ha un accordo tra due diverse associazioni di consumatori. «Questo perchè siamo a pochi chilometri dal Po, con rodigini che lavorano a Ferrara e ferraresi che lavorano a Rovigo - spiega - Abbiamo avuto diversi contatti da queste persone, Cercheremo di dare delle risposte, ma sia chiaro che non vogliamo fare alcun tipo di promessa e tanto meno illudere nessuno».
Il vicepresidente delle Acli, nonchè consigliere nazionale, Bernardo Bombonato ha ribadito il concetto di come la collaborazione con le due associazioni di tutela dei consumatori, stia crescendo: «Stiamo lavorando in maniera corretta, per essere al servizio dei cittadini».
A farsi carico della parte legale ci pensa l'avvocato Antonio Frascerra, presidente di Confconsumatori Ferrara: «Le nostre argomentazioni - annuncia - sono già arrivate a Roma, tant'è vero che è stata citata Intesa San Paolo. Sono stato tra i primi ad occuparmi del caso degli azzerati, i quali devono sapere che ci sono le possibilità di avviare cause sia in sede civile che penale, con esiti positivi. Lo stanno dimostrando le varie sentenze emesse a Roma, Vicenza e Milano. A Ferrara abbiamo 1.100 correntisti costituitisi parte civile e sono oltre 3.000 le persone coinvolte nel processo che verrà avviato il 18 giugno. In Veneto sono ancora pochissimi i casi di coloro che hanno deciso di tutelarsi».
L'intento è quello di raccogliere anche a Rovigo, testimonianze utili a capire se ci sono stati truffe e raggiri nel corso dell'esecuzione del contratto. «Se dovessero esserci gli estremi per poter arrivare alle denunce, coinvolgeremo la Procura di Rovigo - ammettono Sprocati e Frascerra - Abbiamo contato una trentina di casi per Veneto Banca e una ventina per Carife. È già stato stanziato un fondo di solidarietà da Intesa Sanpaolo, pari a 100 milioni di euro: altri 100 milioni arriveranno dallo Stato, più il fondo regionale».
Marco Scarazzatti
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