Costa: «Ho agito in catalessi»

Mercoledì 22 Agosto 2018
Costa: «Ho agito in catalessi»
L'AGGRESSIONE
ROVIGO Si sarebbe trovato in uno stato di catalessi Roberto Costa, il blogger accusato di avere investito volontariamente un uomo nel parcheggio dell'ex manicomio di Granzette. Questo quanto continuerebbe a ripetere il giornalista 69 enne indagato dalla Procura di Rovigo per lesioni volontarie e omissione di soccorso nei confronti di Devis Vezzaro, 42 anni, vicentino di Dueville, fondatore dell'associazione I luoghi dell'abbandono, che si è aggiudicata il bando dell'Ulss 5 per la gestione in comodato dell'ex manicomio di Granzette.
L'INCHIESTA
Secondo il pubblico ministero Monica Bombana l'investimento del volontario vicentino da parte del pubblicista rodigino potrebbe configurarsi come un atto volontario e non di non di un incidente. Differente la versione di Costa, che la sera dell'investimento si trovava alla guida della vecchia Volkswagen Golf, intestata alla moglie del giornalista, auto che, secondo la ricostruzione di alcuni testimoni, avrebbe travolto alle spalle Vezzaro, facendolo sbalzare sul cofano e quindi sul parabrezza, mandandolo in frantumi, e poi finendo a terra.
OMISSIONE DI SOCCORSO
Il 42enne investito ha riportato ferite alla spalla destra, alla fronte, una frattura al gomito e lesioni al ginocchio destro: la prognosi è di 25 giorni. In un primo momento Costa, che si sarebbe allontanato subito dopo l'investimento, secondo la sua versione, «al fine di recarsi a casa della moglie per allertare il 118 e la Questura dell'accaduto» dal momento che non era in possesso di un cellulare, inizialmente non aveva ritenuto il caso di nominare alcun difensore, affidandosi dunque d'ufficio alla figura dell'avvocato Lorenzo Toso.
UFFICIO STAMPA
Costa, il giorno dopo l'investimento, aveva infatti affidato la sua versione dei fatti a un personale ufficio stampa, dove appunto spiegava di essere stato precedentemente aggredito e colpito all'orecchio da Vezzaro (le telecamere però non possono confermare questa versione in quanto presenti, ma non ancora funzionanti) e, in uno stato confusionale, di essersi messo alla guida della sua auto, finita addosso al 42enne vicentino.
LEGALE DI FIDUCIA
Ieri, invece il blogger avrebbe deciso di affidare la difesa a un legale di fiducia, a cui affiderà formalmente il mandato probabilmente oggi. La tesi difensiva del 69enne, indagato per lesioni volontarie e omissione di soccorso, resterebbe comunque sempre la stessa, ossia quella di essersi trovato in uno stato di catalessi in seguito ad un pugno sferratogli da Vezzaro e, in quanto gracile e non abituato alla violenza fisica sarebbe caduto in uno stato confusionale mentale.
Roberta Merlin
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