Così Toffanin batte Giacometti

Lunedì 19 Agosto 2019
Così Toffanin batte Giacometti
POLITICA
ROVIGO Una siede tra i banchi della maggioranza e l'altra nell'opposizione, la prima ha presentato solo una interrogazione come prima firmataria, l'altra 14. Sono le uniche due effettive rappresentanti polesane in Parlamento, la deputata badiese della Lega Antonietta Giacometti e la senatrice padovana di Forza Italia Roberta Toffanin. Non è ancora chiaro quale sarà il destino della 17. legislatura, se si tornerà alle urne già questo autunno o se il presidente della Repubblica Sergio Mattarella opterà per la formazione di un nuovo governo di larghe intese.
Al di là di questa situazione, a un anno e 161 giorni dalla loro elezione, per Giacometti e Toffanin è il momento di fare una prima analisi di quali siano state finora le loro attività parlamentari attraverso i dati riportati sul portale Openparlamento, gestito dell'osservatorio civico di politica italiana Openpolis.
LA LEGHISTA BADIESE
Partiamo da Giacometti. L'esponente del partito di Matteo Salvini è stata molto presente ai lavori, accumulando il 96,95% delle presenze, senza mai svolgere missioni, ovvero assentarsi dalla Camera per impegni istituzionali, rispettando sempre la linea politica della Lega (zero voti ribelli). Guardando agli altri numeri, la vicesindaco di Badia si era candidata alle politiche del 2018 dicendo «porterò attenzione al nostro territorio e alle questioni del Polesine» e al 12 agosto risulta abbia co-firmato 93 disegni di legge, 47 interrogazioni a risposta orale, 14 a risposta scritta, 43 emendamenti e quattro mozioni. Come prima firmataria Giacometti ha presentato una sola interrogazione a risposta scritta, un solo emendamento e due ordini del giorno dell'assemblea. Il solo atto direttamente legato a questioni del territorio è l'interrogazione (4-03449) rivolta al ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio (M5S), riguarda «una centrale a turbogas a ciclo combinato di ultima generazione» della West Energy Spa, spiegando che l'azienda bresciana ha già ricevuto il nullaosta dalla Regione per la realizzazione dello stabilimento a Loreo e intende realizzarla producendo «energia elettrica in grande quantità in assenza di emissioni di CO2», iniettando le emissioni, miscelate all'acqua, direttamente nei pozzi metaniferi nel sottosuolo. Per quanto riguarda i suoi due ordini del giorno, nel primo, datato 31 ottobre, chiedeva alla Camera la discussione su un provvedimento che concedesse alle imprese colpite dai terremoti del 2016 e 2017 «la cessione del credito d'imposta per investimenti in nuovi bene strumentali» e il secondo, del 10 luglio, proponeva «la riqualificazione turistica dei sistemi idroviari e della navigabilità dei corsi d'acqua Po, Canalbianco, Sile, Brenta», da eseguire attraverso quell'unico emendamento da lei fin qui presentato, poi approvato. Non sembra esserci alcuna richiesta firmata di propria iniziativa riconducibile ad argomenti chiave polesani come la Zona economica speciale o il Bando periferie, per il quale Rovigo avanza dallo stato 13,5 milioni di euro.
LA FORZISTA PADOVANA
Per quanto riguarda Roberta Toffanin, le sue presenze sono leggermente inferiori (94,62%), ma in 246 occasioni è stata assente per missioni istituzionali. La senatrice di Forza Italia per 66 volte ha votato diversamente del proprio gruppo parlamentare ed è co-firmataria di 53 disegni di legge, 19 mozioni, una interpellanza, 19 interrogazioni a risposta orale, 18 a risposta scritta, 11 risoluzioni, 12 ordini del giorno in assemblea, 13 in commissione e 1.753 emendamenti. Come prima firmataria è responsabile di cinque disegni di legge (incentivi per interventi in efficienza energetica e rischio sismico; indennità di accompagnamento per gli invalidi civili ricoverati, istituzione commissione parlamentare d'inchiesta su cooperative spurie; equità di compenso e responsabilità professionale, sostegno alle figure dei caregiver), complessivamente 14 interrogazioni e 201 emendamenti. L'ultima interrogazione è del 6 agosto e chiedeva all'esecutivo di Giuseppe Conte di interessarsi delle condizioni in cui versano il Polesine e la provincia di Padova, a seguito delle calamità che hanno colpito gran parte del territorio.
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