CORRUZIONE
ROVIGO I poliziotti hanno chiesto alle due donne di mostrare i documenti,

Giovedì 11 Ottobre 2018
CORRUZIONE
ROVIGO I poliziotti hanno chiesto alle due donne di mostrare i documenti, loro invece hanno esibito le proprie grazie in un tentativo di seduzione grossolana che, invece, di evitare loro il fastidio di esaudire la semplice richiesta degli agenti, le ha cacciate in un grosso guaio. Facendole finire addirittura a processo per istigazione alla corruzione.
E' successo durante un normale controllo poco distante dal bar Bistrot, fra viale della Pace e via Domenico Piva, con i poliziotti che hanno fatto alle due donne, entrambe di origini brasiliane, che si trovavano per la strada la più classica delle domande: «Documenti, prego». Quello che è accaduto subito dopo, così come hanno poi riportato nel verbale, li ha lasciati di stucco. Una delle due, una 35enne residente a Solesino, indossava solo un cappotto corto. E lo ha scostato in modo da far vedere, appunto, che sotto non aveva altri indumenti, neppure le mutande. Per rendere ancora più esplicito il suo ammiccamento, si è addirittura seduta a terra ed ha quindi allargato le gambe. Il suo tasso alcolico, a quanto pare era decisamente elevato. Ed ogni briciolo di inibizione era caduto così come ogni velo. Anche l'altra, una 46 enne, 46enne, non è stata meno esplicita, invitando direttamente i poliziotti in servizio a lasciar perdere il controllo per andare invece a casa sua a fare sesso. Offerta, si legge nel capo d'imputazione, che non è stata accettata.
Ma, oltre a declinare i manifesti inviti sessuali, i due poliziotti hanno denunciato le due donne, ravvisando nella loro condotta un atteggiamento atto a indurli in una tentazione che per loro avrebbe significato macchiarsi del reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio. Un reato particolarmente grave, con pene da 6 a 10 anni. Le due brasiliane sono state così denunciate per istigazione alla corruzione. Ieri si è tenuta l'udienza preliminare davanti al giudice Silvia Varotto, che allo stato degli atti ha ritenuto che l'accusa fosse tale da meritare un processo. Una delle due, fra l'altro, era stata arrestata quattro anni fa perché, fermata ubriaca alla guida, se l'era presa con i carabinieri, aggredendoli con graffi e calci. Le due donne sono state quindi rinviate a giudizio. La prima udienza è in calendario per il prossimo aprile.
F.Cam.
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