Container all'ingresso e telecamere nelle aule

Venerdì 10 Luglio 2020
LENDINARA
Si cerca ogni spazio utilizzabile nella speranza di non dover sdoppiare le classi nei plessi che fanno parte degli istituti comprensivi di Lendinara, Badia Polesine e Fiesso Umbertiano, una missione che in alcuni casi appare ardua e in altri di semplice soluzione. In tutte le scuole di questi istituti, che comprendono anche Lusia e Castelguglielmo, dirigenti scolastici e corpo docente stanno lavorando a fianco delle Amministrazioni comunali per capire come organizzare gli spazi e i gruppi classealla luce delle direttive contro il Covid-19.
SOPRALLUOGHI
Nell'Istituto comprensivo di Lendinara diretto da Laura Riviello, che include anche Lusia, sono già stati effettuati dei sopralluoghi negli edifici insieme agli enti locali valutando anche la possibilità, in caso di necessità, di utilizzare spazi usualmente utilizzati per attività di laboratorio. «Stiamo lavorando per ottimizzare tempi e spazi con l'obiettivo di salvaguardare il più possibile la didattica in presenza per i ragazzi. Non posso dire altro perché stiamo definendo vari aspetti e ragionando sui gruppi classe, presenteremo le ipotesi ai genitori dice la dirigente Riviello In vista del periodo delle malattie stagionali e dei raffreddori, prevedendo che le cose siano più complicate ai fini della prevenzione del contagio, abbiamo acquistato piccole telecamere da mettere in aula per consentire agli alunni assenti per malattia di seguire le lezioni da casa».
Ci sono anche scuole in cui la necessità di spazi per il distanziamento non costituisce un problema: è il caso della elementare Sauro di Ramodipalo, che ha a disposizione anche le aule del primo piano attualmente inutilizzate, e del plesso scolastico unificato La fenice di Lusia che da poco tempo riunisce in un solo complesso, pur con locali, accessi e giardini autonomi, la scuola dell'infanzia De Amicis, la elementare Pighin e la media Fermi. «In questo plesso era già previsto uno scambio di locali tra scuola media ed elementare perché per entrambe a settembre avremo due classi prime spiega la preside Il plesso unificato si presta a varie soluzioni e anche il giardino suddiviso può essere usato per attività all'aperto». Riviello sottolinea come le entrambe amministrazioni comunali stiamo dimostrando grande disponibilità anche per provvedere all'acquisto di arredi e attrezzature
LARGO AL PIEDIBUS
L'assessore alla Pubblica istruzione di Lendinara Francesca Zeggio sta portando avanti la riorganizzazione dei servizi come il trasporto scolastico, che potrebbe comprendere anche il piedibus per sfoltire le presenze sui mezzi, e la collocazione di container per l'accoglienza degli alunni in vista degli ingressi scaglionati. Per gli istituti comprensivi di Badia e Fiesso (quest'ultimo include anche i plessi di Castelguglielmo), guidati dal dirigente scolastico Amos Golinelli si farà il punto della situazione nell'arco di un paio di settimane. «I comitati Covid-19 sono all'opera, mercoledì ci sarà un incontro per Badia e il 23 luglio uno per Fiesso dice il preside Dovremo capire se si può fare l'attività didattica senza sdoppiare le classi. A Badia c'è una classe di una scuola elementare che conta 26 alunni e c'è l'idea di suddividerla in due gruppi chiedendo un insegnante in più all'Ufficio scolastico regionale. Ma soprattutto cercheremo di fare tutto il possibile per evitare un altro tipo di sdoppiamento, quello con cui metà classe farebbe lezione un giorno e l'altra metà il giorno successivo, in un'alternanza tra i due gruppi». Un'ipotesi da scongiurare con ogni mezzo possibile anche perché comporterebbe problemi organizzativi per le famiglie degli alunni.
Ilaria Bellucco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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