IL BOLLETTINO
ROVIGO Numeri così bassi non si vedevano da mesi. Perché i nuovi casi riportati nel bollettino epidemiologico di ieri si contavano sulle dita di una mano. E non in senso figurato, ma letterale, perché erano proprio cinque in tutto. Così che le 11 nuove guarigioni, apparentemente un numero basso, risultano di fatto più del doppio dei contagiati. Un altro segnale importante sul fatto che la cosiddetta terza ondata, che ha costretto a pesanti chiusure e limitazioni agli spostamenti, sembrerebbe essere, almeno in Polesine, davvero in ritirata. Perché, a confermare che si tratta di una tendenza e non di un risultato isolato, c'è, in particolare, il dato dell'incidenza, intesa come rapporto fra nuovi casi di positività e tamponi eseguiti, che scende ancora: nell'ultima settimana il valore risulta pari al 3,3%, praticamente dimezzato rispetto ad appena una decina di giorni fa.Al momento i polesani attualmente positivi sono scesi a 1.321.
I RICOVERI
Segnali di un leggero miglioramento della situazione sembrano arrivare anche dal fronte ospedaliero. Già da qualche giorno, infatti, le corse del Suem per trasportare in ospedale i pazienti Covid si sono decisamente diradate rispetto al periodo più buio, all'inizio del mese, quando i ricoveri erano tornati a superare quota 100 con una crescita che sembrava inarrestabile, tanto da portare a nuove aperture di petali, così come sono chiamate le unità da 25 posti letto nel Covid Hospital di Trecenta, nonché alla riattivazione dell'Area Covid all'ospedale di Adria, con il contestuale congelamento delle attività ordinarie non urgenti, sia ambulatoriali che chirurgiche. Il numero dei ricoverati resta comunque alto e la situazione è ancora difficile, anche perché fra la riduzione dei contagi e la riduzione dei ricoverati, come ormai l'esperienza insegna, deve sempre trascorrere un periodo di almeno una decina di giorni: tuttavia, ieri il numero dei pazienti Covid totali è sceso a 85, anche se restano comunque 14 i pazienti di area critica, 13 nella Terapia Intensiva del San Luca e uno nella Rianimazione di Rovigo. Dei pazienti di area non critica, invece, 55 sono in Area medica e semintensiva respiratoria al quarto piano dell'ospedale di Trecenta, 9 in Area Medica Covid all'ospedale di Adria e 7 in Malattie Infettive all'ospedale di Rovigo.
I DECESSI
Purtroppo, però, ad incidere sul calo dei ricoverati c'è anche l'ulteriore avanzare del numero dei decessi, che sale a 484 dall'inizio dell'epidemia. Sono due, infatti, i pazienti che si sono spenti lunedì e che fanno salire il doloroso bilancio di questo primo scorcio del mese di aprile a 19.
CASE DI RIPOSO
Per quanto riguarda il fronte delle case di riposo, una delle cinque nuove positività è proprio quella di un altro ospite della Residenza San Salvatore di Ficarolo, il 16esimo contagiato oltre a un operatore. Risulta guarito, invece l'operatore della Casa Sacra Famiglia di Fratta Polesine che era risultato contagiato giorni fa, mentre restano ancora positivi un ospite dell'Iras, un operatore di Villa tamerici di Porto Viro e uno della Casa di riposo Città di Rovigo.
F.Cam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Numeri così bassi non si vedevano da mesi. Perché i nuovi casi riportati nel bollettino epidemiologico di ieri si contavano sulle dita di una mano. E non in senso figurato, ma letterale, perché erano proprio cinque in tutto. Così che le 11 nuove guarigioni, apparentemente un numero basso, risultano di fatto più del doppio dei contagiati. Un altro segnale importante sul fatto che la cosiddetta terza ondata, che ha costretto a pesanti chiusure e limitazioni agli spostamenti, sembrerebbe essere, almeno in Polesine, davvero in ritirata. Perché, a confermare che si tratta di una tendenza e non di un risultato isolato, c'è, in particolare, il dato dell'incidenza, intesa come rapporto fra nuovi casi di positività e tamponi eseguiti, che scende ancora: nell'ultima settimana il valore risulta pari al 3,3%, praticamente dimezzato rispetto ad appena una decina di giorni fa.Al momento i polesani attualmente positivi sono scesi a 1.321.
I RICOVERI
Segnali di un leggero miglioramento della situazione sembrano arrivare anche dal fronte ospedaliero. Già da qualche giorno, infatti, le corse del Suem per trasportare in ospedale i pazienti Covid si sono decisamente diradate rispetto al periodo più buio, all'inizio del mese, quando i ricoveri erano tornati a superare quota 100 con una crescita che sembrava inarrestabile, tanto da portare a nuove aperture di petali, così come sono chiamate le unità da 25 posti letto nel Covid Hospital di Trecenta, nonché alla riattivazione dell'Area Covid all'ospedale di Adria, con il contestuale congelamento delle attività ordinarie non urgenti, sia ambulatoriali che chirurgiche. Il numero dei ricoverati resta comunque alto e la situazione è ancora difficile, anche perché fra la riduzione dei contagi e la riduzione dei ricoverati, come ormai l'esperienza insegna, deve sempre trascorrere un periodo di almeno una decina di giorni: tuttavia, ieri il numero dei pazienti Covid totali è sceso a 85, anche se restano comunque 14 i pazienti di area critica, 13 nella Terapia Intensiva del San Luca e uno nella Rianimazione di Rovigo. Dei pazienti di area non critica, invece, 55 sono in Area medica e semintensiva respiratoria al quarto piano dell'ospedale di Trecenta, 9 in Area Medica Covid all'ospedale di Adria e 7 in Malattie Infettive all'ospedale di Rovigo.
I DECESSI
Purtroppo, però, ad incidere sul calo dei ricoverati c'è anche l'ulteriore avanzare del numero dei decessi, che sale a 484 dall'inizio dell'epidemia. Sono due, infatti, i pazienti che si sono spenti lunedì e che fanno salire il doloroso bilancio di questo primo scorcio del mese di aprile a 19.
CASE DI RIPOSO
Per quanto riguarda il fronte delle case di riposo, una delle cinque nuove positività è proprio quella di un altro ospite della Residenza San Salvatore di Ficarolo, il 16esimo contagiato oltre a un operatore. Risulta guarito, invece l'operatore della Casa Sacra Famiglia di Fratta Polesine che era risultato contagiato giorni fa, mentre restano ancora positivi un ospite dell'Iras, un operatore di Villa tamerici di Porto Viro e uno della Casa di riposo Città di Rovigo.
F.Cam.
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