«Consvipo e As2 unite è un'idea che nasce senza un vero progetto»

Domenica 15 Luglio 2018
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ROVIGO La Cgil risponde alla proposta avanzata dal sindaco di Rovigo, Massimo Bergamin, di accorpare Consvipo ad As2. A parlare è Pieralberto Colombo, segretario provinciale della Filctem Cgil, che già sul finire dello scorso anno si era attivato per cercare di salvare il Consorzio di sviluppo del Polesine, prima delle dimissioni del presidente Angelo Zanellato e di tutto il consiglio di amministrazione.
STALLO
Tra l'altro dal 28 dicembre a oggi nulla più si è mosso. Prima la scusa erano le elezioni politiche del 4 marzo, ora non si sa bene quale sia la ragione per cui tutto è ancora fermo. «Ho appreso dell'ennesima idea sul futuro del Consvipo. Mentre, come denunciato anche recentemente dalle organizzazioni sindacali che hanno richiesto nuovamente la convocazione del tavolo in Prefettura, la dannosa inerzia della politica locale rischia di far morire a breve il Consvipo per asfissia, essendo ormai agli sgoccioli le risorse economiche con inevitabili negative ricadute sugli attuali dipendenti, oltre che sulle importanti iniziative in essere a partire dai progetti di pubblica utilità che coinvolgono circa 120 persone, emergono di tanto tanto estemporanee idee, ultima delle quali il possibile assorbimento di As2».
STRADA SBAGLIATA
Colombo sottolinea che «prima ancora del merito, riteniamo profondamente sbagliato che il futuro dell'ente, che potrebbe essere un importante risorsa per lo sviluppo del Polesine, sia affidato a improvvisate idee, anche di autorevoli politici locali, senza un approfondito esame e confronto su quello che oggi è il Consvipo, di come è organizzato e di come si potrebbe riorganizzare, con quali finalità e priorità. Manca una vera progettualità che chiediamo da tempo, che coinvolga tutti gli attori interessati, e che dia rapidamente un indirizzo condiviso all'azione di questo ente, per il bene del nostro territorio, accompagnata da una chiara idea di sviluppo che si vuole per il Polesine e le sue vocazioni».
Secondo il sindacalista, solo in tale contesto può anche starci l'ipotesi di un coinvolgimento di un'area più vasta, se può creare per la nostra provincia un valore aggiunto. «Diversamente, infatti, si continuerà ad andare pericolosamente a tentoni, con iniziative a caso, o peggio strumentali, ma che avranno l'unico deleterio effetto di gettare il bambino con l'acqua sporca: e ciò è inaccettabile».
Marco Scarazzatti
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