Condanne pesanti per la banda dei bancomat

Domenica 27 Maggio 2018
BANDA ALLA SBARRA
PADOVA Nuove condanne per la banda dei bancomat. Tutti giostrai erano finiti nei guai a settembre 2016 dopo un blitz dei carabinieri di Treviso. Ieri, davanti al Gup Cristina Cavaggion, Rodolfo Cavazza di 31 anni residente a Piove di Sacco, è stato condannato a dodici anni e a una multa di 2 mila euro. Il pubblico ministero Marco Peraro aveva chiesto trent'anni, ma in seguito al rito abbreviato la pena è stata abbassata di un terzo. Lo zio Matteo Cavazza di 38 anni residente a Campodoro, difeso dall'avvocato Andrea Frank, è stato assolto. Rinviati a giudizio invece Renato Pietrobon di 55 anni di Camposampiero e Rienzi Fracasso 68enne di Dolo. Tutti e quattro sono stati accusati di avere prestato un paio di garage, uno a Santa Giustina in Colle e un altro a San Giorgio della Pertiche, a una banda di nomadi specializzata nel fare saltare i bancomat e le casse continue. In realtà anche loro, in particolare Rodolfo Cavazza, hanno partecipato agli assalti alle casse continue in tutto il Veneto. Nel Padovano hanno colpito a Galliera Veneta e in città.
OPERAZIONE IMPONENTE
Il 30 settembre di due anni fa l'imponente operazione che oltre ai carabinieri di Treviso, ha impegnato i colleghi di Verona, Padova, Vicenza e Mestre: due i gruppi specializzati in assalti a bancomat e casse continue di Veneto e Lombardia a essere fermati. Quaranta i colpi accertati da dicembre 2015 a luglio 2016 e un bottino di mezzo milione di euro accertato. Venti le persone colpite da ordinanza di custodia cautelare, la maggior parte in cella, alcuni sottoposti a obbligo di dimora, e chiamate a rispondere di ben 92 capi d'imputazione. Armate di rudimentali bombe artigianali chiamate marmotte, le due bande hanno colpito oltre che nel Padovano, anche depredato in provincia di Venezia, Rovigo, Treviso e Verona.
Marco Aldighieri
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