Condannato a due anni per una tentata estorsione

Venerdì 21 Settembre 2018
TRIBUNALE
ROVIGO Una condanna a 2 anni al termine di un processo reso difficile dalle difficoltà linguistiche dei testimoni e dalla loro reticenza, tanto da spingere il giudice Angelo Risi, presidente del Collegio, a richiamare esplicitamente una donna, italiana. I protagonisti della vicenda, però, sono di origini cinesi e dall'inchiesta emergeva il sospetto che dietro a tutto potesse esserci una questione di pizzo: ne è arrivata solo una flebile conferma indiretta. Quale che fosse il motivo che ha portato al tentativo di estorsione da parte di un 42enne cinese, residente a Lendinara, nei confronti del connazionale che lavora in un salone di parrucchieri in centro a Rovigo, il Collegio ne ha valutato la sussistenza condannando l'imputato. La vicenda è emersa il 21 aprile del 2016, quando c'è stata un'aggressione con l'intervento della polizia. L'aggressore avrebbe preteso 4mila euro dal parrucchiere, aggredendolo col manico appuntito di un pettine. La vittima, sentita con l'ausilio di un interprete improvvisato in un dialogo frammentario, ha detto che l'altro richiedeva un compenso per delle pratiche avviate per fargli ottenere la patente. Ma che lui non solo non l'aveva avuta, ma si sarebbe ritrovato denunciato per una falsa patente bulgara trovata ad altri.
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