Conchi e avvocati: «Aiutiamo il sindaco a difendere il tribunale»

Mercoledì 16 Ottobre 2019
Conchi e avvocati: «Aiutiamo il sindaco a difendere il tribunale»
GIUSTIZIA
ROVIGO Ezio Conchi e gli avvocati di Rovigo si rivolgono al sindaco Edoardo Gaffeo perché salvi il tribunale. L'ex vicesindaco ed ex candidato civico Conchi ha rivolto un invito al primo cittadino perché sia trovato un modo per fermare il cantiere per la trasformazione del vecchio carcere di via Verdi nel nuovo penitenziario minorile.
Accompagnato dal collega togato Sebastiano Casolino, Conchi rimarca di non volere alcuno scontro con il sindaco, anzi di volere dare una mano in questa battaglia: «Se serve, noi siamo a disposizione per eventualmente fare una squadra per andare a parlare con chi di dovere a Roma». «Il tema è stato al centro della campagna elettorale su cui anche Gaffeo, come noi, si era speso - ha spiegato Casolino, candidato nella civica Cambia Rovigo a sostegno di Conchi - ci troviamo molto d'accordo con lui nell'intenzione di mantenere il tribunale in centro, simbolo di una comunità, soprattutto perché lo stesso Gaffeo aveva trovato una ragione fondamentale per mantenerlo lì: lo svuotamento del palazzo avrebbe comportato un nuovo vuoto in centro storico. Quindi è importante tenerlo in centro per la sua funzione fondamentale che per noi simboleggia e poi non creare un altro edificio vuoto».
QUADRO COMPLICATO
Anche se sembra sia solo qualche mese che impazza la querelle sul trasloco o meno delle aule di giustizia, in realtà sono anni che questo argomento si trascina e a oggi non si è riusciti a trovare una soluzione. Lo storico stabile di via Verdi, infatti, soffre di pesanti problemi di tipo logistico ed economico: è di circa 6.500 metri quadri, quando in realtà dovrebbe essere di almeno ottomila, costringendo in questi anni l'amministrazione giudiziaria a dividere gli uffici su sette diverse sedi, delle quali una parte in affitto a cifre piuttosto sostanziose. Secondo Conchi, Casolino e altri colleghi avvocati, l'unica soluzione accettabile sarebbe l'allargamento del tribunale nell'adiacente ex casa circondariale, però già destinato a ospitare i minori provenienti dalla struttura in chiusura di Treviso. Le altre due soluzioni sul tavolo sono la ristrutturazione dell'ex ospedale Maddalena, al centro del progetto da 13,5 milioni di euro che il Comune attende dal Governo dal 2018 per il Bando periferie, oppure l'apertura di una difficile trattativa con lo Stato per ottenere gli spazi demaniali all'interno dell'ex caserma Silvestri, anch'essi già destinati ad altri enti. Ci sarebbe, ma spesso non considerata, l'idea originaria dell'ex Banca d'Italia di via Mazzini, di proprietà del Comune che era destinata proprio a uffici giudiziari e che rappresenta un clamoroso vuoto proprio in centro.
Il sindaco sul tribunale afferma di essere attento al tema e di volerlo seguire con attenzione, ma il repentino cambio di Governo a fine estate ha cambiato le cose: «Sono tutte scelte di non senso, sanno che tutti che Rovigo non è pronta per il carcere minorile. È necessario acquisire informazioni sulla situazione, ma il cambio di Esecutivo ha comportato una serie di spostamenti di contatti chiave con i quali eravamo legati. Parlo di figure tecniche, in particolare una che era particolarmente importante. Non è facile, ma stiamo attivando tutti i nostri contatti per affrontare la situazione».
A.Luc.
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